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Accadde oggi, 6 ottobre 1938

Il 6 ottobre 1938 viene emessa dal Gran Consiglio del Fascismo la Dichiarazione sulla razza, che costituisce uno dei principali documenti delle leggi razziali promulgate dal fascismo a partire da quell’anno e fino alla caduta.
Saranno gli ebrei, in quanto riconosciuti come non ariani nella follia della ricostruzione etnica fascista, ad essere i principali obiettivi di queste disposizioni, ma non verranno risparmiate altre minoranze quali quella pentecostale e quella dell’Esercito della Salvezza. In sostanza vengono risparmiate le confessioni ammesse dai Patti Lateranensi del 1929 in cui si riconosce il cattolicesimo quale unica religione di stato. Per le altre fedi prende il via un’escalation di norme e disposizioni pensate per rendere sostanzialmente impossibile lo svolgimento di una normale vita pubblica, fino ad una vera e propria repressione, che porterà ad arresti e al confino, fino ai campi di concentramento dell’alleato tedesco.
La chiesa valdese non subisce quindi particolari vessazioni, anche se l’interpretazione data della legge sarà spesso molto restrittiva, se non apertamente repressiva.