«Soul food», incontri mensili su argomenti di fede nel confronto con la Bibbia

La chiesa battista di Roma-Teatro Valle organizza da un paio di anni degli incontri mensili spirituali dopo l’agape fraterna (pasto comunitario). «Soul food» è il titolo anglosassone dato a questo spazio informale di riflessione e di incontro, con musica e canto. Ne parliamo con Anna Rita Di Carlo, promotrice dell’iniziativa. 

«Questa attività della chiesa nasce dall’esigenza mia e di altri fratelli e sorelle che vivevamo un certo raffreddamento non solo della propria vita di fede ma anche di quella comunitaria. La comunità era molto concentrata su questioni pratiche, amministrative e si registrava un minore interesse per l’approfondimento biblico. Così, insieme ad altre sorelle, ho pensato di proporre dei momenti di incontro pomeridiani dopo il pasto comunitario, per vivere l’agape fraterna nella sua accezione più propria, cioè nel senso di non limitare il convivio semplicemente ad un pasto ma di farlo proseguire con la condivisione di un cibo spirituale. In verità questa era un’abitudine che la chiesa di Teatro Valle aveva al tempo del past. Piero Suman, dunque non abbiamo fatto altro che riprendere un’antica tradizione.
Devo aggiungere che questi incontri sono nati anche per una ragione pratica: la chiesa si trova locata al centro storico di Roma e partecipare agli incontri settimanali era complicato per la maggior parte dei membri di chiesa sia per la distanza sia per motivi lavorativi e familiari.

Come si svolgono gli incontri?
Le persone dopo il culto della domenica si trattengono per l’agape e rimangono insieme fino alle 16,30. L’incontro propone l’approfondimento di un passo biblico seguito da un argomento specifico da dibattere. Le persone nel corso degli incontri si aprono, condividono le loro domande sull’interpretazione biblica, e anche problemi personali.
Inoltre, poiché c’era anche il desiderio di aprirsi all’esterno, Soul food è anche uno spazio aperto, informale dove invitiamo amici che hanno provenienze religiose e culturali disparate. L’obiettivo è di favorire l’intervento di ciascuno al dibattito e di dare a tutti e a tutte la possibilità di conoscersi e di crescere spiritualmente e, per chi è nuovo, di compiere un percorso di ricerca e di arricchimento reciproco. Mi piace sottolineare che questo tipo di incontri si stanno organizzando anche in altre comunità: nelle chiese battista di Roma-Centocelle (incontro mensile il venerdì sera con scopo evangelistico), di Napoli-via Foria e di Bari.

Chi prepara gli incontri? 
Inizialmente solo io, ma poiché l’obiettivo è di animare la comunità e di coinvolgere tutti i fratelli e le sorelle con i propri doni, quest’anno mi aiuta anche Valeria Carlino: in particolare lei prepara le riflessioni bibliche che quest’anno vertono sul tema del perdono, mentre io coordino e facilito la partecipazione dei presenti al dibattito. 

Quale partecipazione registrate agli incontri?
All’inizio eravamo in 20, ora il gruppo si è assestato sulle 10-15 presenze: un numero che permette una buona partecipazione. Certamente questa attività ha bisogno di un impegno costante e noi vogliamo essere perseveranti. Speriamo che il Signore possa aiutarci a proseguire su questa strada, dandoci forza e coraggio. 

I prossimi incontri Soul food si svolgeranno alla chiesa battista di Roma-Teatro Valle il 9 novembre su «Il peccato umano, il non donare. La radice del peccato e le opposizioni umane al perdono»; e il 14 dicembre su «Il donare di nuovo, la riconciliazione. Il perdono di Dio in Gesù Cristo e la nuova opportunità di vita».

In copertina: Red pepper (a soul’s food) di Angelo Amboldi – CC2.0