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Ospedali del pinerolese: a che punto siamo?

A marzo di quest’anno a Bricherasio il Comitato “Salviamo l’ospedale valdese di Torre Pellice” aveva organizzato una serata informativa sulla carenza di servizi all’ospedale di Torre Pellice accusando l’Asl To 3 di non aver rispettato le promesse. I promotori avevano presentato la situazione ed espresso preoccupazione, a tre mesi dal riordino dei piccoli ospedali, così come era stato previsto dalla legge Balduzzi. A Torre Pellice infatti, lamentavano, «non si vedono quegli incrementi di prestazioni ambulatoriali indicati dalla direzione dell’Asl To 3 nei comunicati di inizio anno». Il Comitato aveva riunito intorno ad un tavolo il Comitato a difesa dell’ospedale di Pomaretto, Elisabetta Versino, dell’Università di Torino, l’avvocato Luca Bonjour e la dirigenza dell’Asl To 3. Il confronto era stato serrato e i dati raccolti con l’Università avevano dato ragione ai comitati; a Radio Beckwith Evangelica ne avevamo parlato qui.

Cos’è cambiato da allora? Quali sono gli aggiornamenti?

A Pinerolo si profilano importanti cambiamenti

All’ospedale Agnelli di Pinerolo si profilano all’orizzonte importanti modifiche – che secondo l’Asl dovrebbero migliorare il servizio – ma ancora non se ne conosco i dettagli.

«I rapporti con la direzione Asl – ci dice Maria Maglio, delegata Rsu Cgil – sono ancora molto difficili e la comunicazione tra la direzione e gli operatori sanitari è un tasto molto dolente. Per ora si sa solo che ci sono in cantiere un nuovo progetto sul servizio informatico, un progetto sulla re-internalizzazione della portineria, uno di riorganizzazione dell’area medica per l’intensità di cure, mentre il progetto di riorganizzazione del reparto chirurgico per l’intensità di cure è già stato avviato nel settembre 2013, anche se ci saranno ancora modifiche».

Torre Pellice, i dati sulle attese

Prima del 2004 (quando furono venduti alla Regione) c’erano due reparti, la lungodegenza e la riabilitazione e al momento della chiusura c’era un Pronto Soccorso che funzionava per 12 ore al giorno. «Queste sono i tre grossi pezzi che abbiamo perso. Il resto più o meno l’abbiamo mantenuto – ci dice Maria Maglio – C’era il servizio territoriale, la Guardia Medica e un servizio ambulatoriale, ancora presenti. Dalla lungodegenza e dalla riabilitazione adesso abbiamo solo più 20 posti letto a continuità assistenziale a valenza sanitaria».

Secondo i dati riportati dal sito dell’Asl To 3 aggiornati al 1° agosto, una prima visita fisiatrica prioritaria per postacuti ha 7 giorni di attesa, così come a Pomaretto e a Pinerolo. Sempre secondo quei dati, agli ospedali di Orbassano e Collegno l’attesa è da 119 a 225 giorni. Una prima visita fisiatrica prioritaria per pazienti stabilizzati va dai 27 giorni di Torre Pellice ai 35 di Pinerolo, anche qui gli ospedali “torinesi” fanno molto peggio. Un inizio di trattamento terapeutico riabilitativo per una disabilità di tipo 2 va dai 12 giorni di Pomaretto ai 24 di Torre Pellice. Ma ad esempio per una visita cardiologica i tempi aumentano: 144 giorni di attesa a Torre, 287 a Pinerolo. Per una neurologica da 32 di Pomaretto ai 75 di Pinerolo. Per una oculistica 166 giorni di attesa, 5 mesi e mezzo. Per una ortopedica un mese sui tre ospedali.

Ambulatori a Torre Pellice: com’era, cosa si è promesso, cosa è adesso.

Una tabella del Comitato a difesa dell’ospedale di Torre Pellice fotografa in modo preciso lo stato dell’arte dei servizi forniti dal nosocomio.

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Fino al 2013 la Guardia Medica a Torre Pellice era garantita da cinque medici (4 sostituti e 1 supplente) che sono diventati sette da gennaio 2013 (3 sostituti e 4 supplenti) fino ad oggi. Da novembre 2014 ci dovrebbe essere finalmente un medico titolare di Guardia medica e 2 sostituti. Il nome non inganni, i “sostituti e i “supplenti” sono medici a tutti gli effetti che svolgono il servizio. Il Servizio di continuità assistenziale del territorio a Torre Pellice da gennaio 2015 avrà 2 titolari, e 4 sostituti. Il secondo titolare arriverà dalla guardia medica ospedaliera che verrà eliminata e non ci sarà più, vista la presenza dei soli 20 posti Cavs. Infine molti supplenti saranno dirottati a Pomaretto.

Una novità importante degli ultimi giorni è lo spostamento dell’ingresso della Guardia Medica. Nella struttura di Torre Pellice non si entra infatti più dal cortile interno dell’ospedale, ma dal lato ovest (lato Vandalino), dal passo carrabile a monte dell’ospedale: attraversando una passerella si arriva a una porta, della struttura nuova, dotata di videocitofono. Si citofona e il medico scende ad aprire.

Con il nuovo assessorato non è ancora cambiato molto nelle policy dell’Asl To3. Saitta ha sempre dichiarato di “non  voler fare rappresaglie” e ha ammesso che la sua linea sarà quella di modifica di quella precedente ma non di stravolgimento, proseguendo nella filosofia di portare le cure a domicilio piuttosto che i pazienti in grandi strutture centrali, leggi ospedali.