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35 anni di avventismo “on air”

Un pollaio, una pistola e, soprattutto, tanto entusiasmo e tanta fede nell’opera di Dio. Volendo sintetizzare (forse un po’ troppo), i 35 anni di Radio Voce della Speranza (Rvs) stanno in questa singolare combinazione. 

L’anniversario (la data esatta è proprio quella di oggi, 1° dicembre)viene festeggiato in questi giorni a Firenze dove è nata questa radio evangelica nel 1979 e da dove è partito il circuito radiofonico avventista, che oggi conta nove emittenti in tutta Italia: da Conegliano a Catania; da Forlì a Sciacca, passando per Roma.

Sabato 29, nei locali della Chiesa avventista di Firenze si è svolta una bella giornata di festa che ha rievocato gli inizi pioneristici e ha proposto anche la realtà di oggi di questa radio vivace. Sabato 6 dicembre, a partire dalle 19, il Centro polivalente avventista di Firenze (via del Pergolino 1) ospiterà la seconda parte dei festeggiamenti: un concerto gospel di beneficenza a favore di Adra Italia ed Emergency per la lotta al virus Ebola.

La prima giornata di festa ha permesso di ricordare il periodo “eroico” in cui Ron Myers (tecnico e disc jockey) fece partire la prima emittente a Firenze e proprio Myers, in collegamento da Ginevra, ha raccontato quei primi anni, quando i programmi di Rvs venivano realizzati in uno studio ricavato nell’ex pollaio di Villa Aurora e il clima difficile degli inizi. «Avevamo trovato una buona frequenza – racconta Myers – poi un giorno arrivò un uomo a dirmi che dovevamo spegnere la radio. Quando risposi che, no, non l’avremmo fatto, lui ha insistito e mi ha mostrato la sua pistola. Allora abbandonammo quella frequenza…».

La missione di Rvs, però, non si è fermata e, una volta trovata una nuova frequenza, la radio è decollata, pur tra mille difficoltà, ma sempre con la fede nell’aiuto del Signore. Un aiuto che non è mancato, oltre alla passione di tante persone, portando alla crescita della radio fiorentina e alla nascita del circuito e di tante trasmissioni di qualità: da quelle dedicate alla Parola di Dio (come “A tu per tu”) a quelle di approfondimento dell’attualità (come “L’altro binario”); da quelle per i più giovani (come “Liberamente”) a quelle per i più piccoli (come “Radio Giò”); dalla registrazione di conferenze e culti fino allo spazio aperto sul mondo della disabilità (con “Handicappati in orbita”), fino al calcio (con “Violissima”)solo per citare una minima parte del palinsesto di Radio Voce della Speranza. Tra i programmi più seguiti c’è sicuramente la diretta del servizio di culto del sabato mattina dalla chiesa di Firenze.

Nata all’interno della Chiesa avventista, Rvs rappresenta un bell’esempio di evangelizzazione al di là delle denominazioni e di apertura al dialogo ecumenico e interreligioso: tanti gli spazi offerti a pastori e teologi di varie chiese protestanti (interviste e programmi con molte personalità di area “Bmv” sono reperibili sul sito www.radiovocedellasperanza.it), ma anche spazi di dialogo con il cattolicesimo, l’ebraismo, l’Islam. Un costante impegno per la libertà religiosa e per la laicità, com’è nella tradizione avventista e protestante in genere. Non male per un’avventura cominciata in un pollaio.

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