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Ancora menzogne sulla “Casa delle culture” di Scicli

Nei giorni scorsi alcuni organi di stampa locali della provincia ragusana hanno pubblicato fantasiose notizie su una presunta rissa avvenuta all’interno della “Casa delle culture” di Scicli, una struttura collegata con la nota Chiesa metodista, che opera nel quadro di un progetto internazionale denominato Mediterranean Hope. I fatti sarebbero accaduti nella serata di martedì 16 dicembre mentre all’interno della Casa si festeggiava il compleanno di un giovane ospite di quattordici anni. Durante il festeggiamento sono arrivati degli operatori sanitari con un’ambulanza per un intervento di soccorso che non era stato richiesto da nessuno dei responsabili della Casa. Preso atto della cosa, i paramedici se ne sono andati e la festa è ripresa regolarmente. Le pattuglie dei carabinieri in servizio in quelle ore hanno confermato ai responsabili della Casa di non avere riscontrato alcuna anomalia. “Nella Casa non è successo nulla se non la festa di un ragazzino, a cui hanno partecipato tutti gli operatori e gli ospiti del Centro, in quel clima di gioia e di amicizia che si vive ogni giorno – commenta Giovanna Scifo, la coordinatrice della Casa”. 

Aggiunge Francesco Sciotto, pastore della Chiesa metodista di Scicli: “L’invenzione di una rissa mai esistita è solo l’ultimo anello di una catena di malevolenze alle quali reagiamo con lo stile che ci è proprio – ha dichiarato all’agenzia Nev – e cioè, dire la verità e praticare la giustizia, incoraggiati da tanti sciclitani che in questi giorni hanno aperto il cuore e le case per accogliere al meglio giovani e adulti fuggiti da guerre e persecuzioni. Perché invece, non raccontare che nei prossimi giorni i nostri ospiti saranno accolti nelle case di sciclitani che li hanno invitati a pranzo, per conoscersi e condividere il clima delle feste di questi giorni? Chi ci conosce sa che non rinunceremo alla nostra vocazione e al nostro impegno. Il successo del Convegno internazionale del 12 dicembre, al quale hanno partecipato amministratori, religiosi, volontari e semplici cittadini di Scicli, condividendo momenti di analisi e di festa, attesta un affetto e una solidarietà di cui ringraziamo tutta la città”.

La Casa delle culture si inserisce nel progetto Mediterranean Hope, un’iniziativa totalmente autofinanziata dall’Otto per mille delle chiese metodiste e valdesi e da alcune chiese estere. La Casa delle culture, oltre a ospitare eventi locali e internazionali, accoglie minori non accompagnati e famiglie che hanno subito violenze e persecuzioni, assegnati dalla Prefettura e dal Comune di Pozzallo. “A pochi giorni dal loro arrivo i ragazzi frequentano la scuola, praticano dello sport e partecipano a varie attività sociali e culturali – aggiunge Sciotto –. Chi vuole denunciare il degrado deve cercare altrove perché il nostro intervento è ordinato, mirato all’integrazione, al dialogo e alla convivenza”. Nev – Notizie evangeliche