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Passione Van Gogh

Che cos’hanno in comune Vincent Van Gogh, Fulvio Ferrario e Alessio Boni? Ossia un pittore, un pastore che insegna alla Facoltà valdese di teologia e un noto attore italiano?

L’insolito accostamento prenderà corpo nella serata conclusiva della manifestazione Le Città invisibili. Mestri e culture in dialogo, organizzata dalla Fondazione «Adriano Bernareggi» di Bergamo. Il ciclo di quattro incontri fra arte, letteratura, spiritualità e scienza, in cui si sono succeduti Albert Einstein, Caterina da Siena e Dino Buzzati, anticipa il Festival della Cultura 2015 ed è giunto alla seconda edizione.

L’attore Alessio Boni, conosciuto per film come La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana o La bestia nel cuore di Cristina Comencini, già interprete di un pittore nella miniserie su Caravaggio, presterà la propria voce al grande pittore olandese leggendo passi delle lettere scritte al fratello Theo.

A cucirli insieme, tessendoli in una tela che farà emergere la dimensione religiosa e spirituale della pittura di van Gogh, rievocata anche attraverso la proiezione dei suoi quadri, sarà Fulvio Ferrario, che da alcuni anni si è appassionato a questa figura.

Come ci racconta, tutto cominciò nel 2008, con un corso tenuto alla Facoltà valdese di teologia di Roma, aperto agli esterni, sulla fede del pittore. «L’esperienza piacque molto agli uditori, che negli anni seguenti sollecitarono diverse altre conferenze nelle varie chiese, compresa Bergamo, una quindicina in tutto. Nel frattempo mi veniva chiesto di scrivere un articolo sul tema per la rivista “Jesus”, che sarebbe poi stata la base per molte conferenze. In questo caso, sono stato contattato dagli organizzatori, con cui ho già collaborato in passato, all’inizio del 2014».

Da lì è iniziata la collaborazione con Maria Grazia Panigada, che ha curato la direzione artistica della manifestazione, e con Alessio Boni, per il quale Ferrario ha selezionato i brani.

Ma questa conferenza spettacolo, come viene definita dagli organizzatori, si gioca su un intreccio multimediale: le voci, ma soprattutto le immagini, dipinti scelti ancora da Ferrario, «senza dimenticare la canzone Vincent di Don McLean, una sorta di colonna sonora di tante mie conferenze su van Gogh, che ho scoperto essere conosciuta da tanti, anche senza sapere che si riferisce al pittore.

Un personaggio indimenticabile quindi… «Queste esperienze mi hanno fatto capire quanto van Gogh sia amato… del resto come altri, personaggi che hanno un valore aggiunto, che ci parlano sempre. Ideale per questa serata sarebbe stato Bonhoeffer».

L’appuntamento con Vincent Van Gogh, stralci sulla fede e sul cristianesimo dalle Lettere è per lunedì 22 dicembre alle 21 al Centro Congressi «Giovanni XXIII».

L’ingresso è a 7 euro (ridotto a 5 per gli studenti fino a 26 anni). Prevendita su www.midaticket.it, info su www.fondazionebernareggi.it, tel. 035 248772, info@fondazionebernareggi.it

Foto: “Self-portrait with Felt Hat by Vincent van Gogh” por Vincent van Gogh – Selected work 34 from Self Portrait: Renaissance to Contemporary (Anthony Bond, Joanna Woodall, ISBN 978-1855143579).. Licenciado sob Domínio público via Wikimedia Commons.