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Punto di svolta epocale tra luterani e cattolici

Il pastore Martin Junge, segretario generale della Federazione luterana mondiale (Flm), ha affermato che le relazioni tra le Chiese luterana e cattolica hanno raggiunto un punto di svolta epocale. Tale dichiarazione è stata fatta il 18 dicembre nella Chiesa luterana a Roma nell’ambito della fase conclusiva del progetto ecumenico internet «2017 – Together on the Way», all’interno del quale il Comitato nazionale tedesco della Flm e l’Istituto ecumenico Johann Adam Möhler hanno congiuntamente presentato il documento di dialogo Dal conflitto alla comunione in un forum online interattivo.

Riprendendo il titolo del documento, Junge ha sottolineato che il rapporto tra luterani e cattolici si sta trasformando «dal conflitto alla comunione». Proprio in un mondo «in cui la religione e la fede sono regolarmente raffigurate e percepite come responsabili dei conflitti, è una testimonianza straordinaria che le Chiese luterana e cattolica abbiano continuato a camminare verso una comunione profonda che ci rende liberi di servire Dio e il mondo».

Insieme a Junge hanno partecipato all’incontro: il cardinale Kurt Koch, presidente del Consiglio pontificio per la promozione dell’unità dei cristiani (Pcpuc), il vescovo Karl-Hinrich Manzke, responsabile della Chiesa evangelica luterana unita di Germania (Velkd) per i rapporti con la Chiesa cattolica, il vescovo Gerhard Feige, presidente della Commissione per l’ecumenismo della Conferenza episcopale tedesca.

Junge e Koch hanno colto l’occasione per annunciare il progetto di una guida liturgica comune nell’ambito del 500° anniversario della Riforma nel 2017, la cui pubblicazione è prevista per il 2015. In vista del 2017, il materiale luterano – cattolico romano ha lo scopo di consentire a tutte le chiese del mondo di rivedere i 500 anni della Riforma. La guida seguirà il documento del dialogo Dal conflitto alla comunione, pubblicato da entrambi i partner nel 2013, che sarà trasposto in atti liturgici. Il materiale rifletterà, infatti, la struttura del suddetto documento con la sua triplice forma di: confessione di peccato per le ferite inflitte reciprocamente; gioia per le intuizioni e le dimensioni della Riforma; speranza per l’unità.

Nel corso dell’incontro è stato anche discusso che cosa esattamente debba essere commemorato nel 2017. «Non la divisione della chiesa, né il 500° anniversario di una chiesa né di certo le azioni eroiche», il vescovo cattolico Feige è stato chiaro su questo. «Ma che cosa allora? Porre Cristo al centro delle celebrazioni intorno al 2017 e, in questo modo, celebrare la festa di Cristo costruirebbe un ponte per entrambi i partner. Tuttavia, l’idea ha ancora bisogno di essere riempita di contenuti più tangibili», ha ammesso.

I relatori hanno concordato sulla questione di un atto congiunto di pentimento tra luterani e cattolici. «Penso che sarebbe una bella cosa se tale atto simbolico avvenisse tra cattolici e luterani», ha detto Koch. Tuttavia, non riguarderebbe gli errori unilaterali o le richieste di pentimento. «La parte cattolica non sta dicendo ai luterani di pentirsi», ha sottolineato Feige.

Nonostante la necessità di dare spazio al pentimento, Manzke ha anche esortato i presenti a non dimenticare le esperienze positive, il terreno comune, e che «le nostre chiese hanno la stessa missione: dare una chiara testimonianza in parole e opere».

Fonte: LWF