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Accadde oggi, 20 gennaio

Si apre oggi, 20 gennaio 1942, la conferenza di Wannsee sulle rive dell’omonimo lago nei pressi di Berlino. L’incontro viene organizzato per dare conto ad alti ufficiali e burocrati nazisti della soluzione finale della questione ebraica, così come concepita da Hitler e dai suoi più stretti sodali. Per anni la judenfrage sembrava potersi risolvere con una emigrazione forzata degli ebrei europei in altri luoghi capaci di ospitarli, dall’Uganda al Madagascar, con questa seconda opzione che trovava il parere favorevole dello stesso fuhrer e di Heinrich Himmler, ministro dell’Interno. Il fallimento della battaglia d’Inghilterra e il controllo pressoché totale dei mari da parte degli anglosassoni rendeva praticamente impossibile l’impresa di spostare 4 milioni di ebrei europei (non considerando i 5 milioni presenti in Unione Sovietica) in un’isola africana. Da questa impossibilità prende corpo l’idea dell’eliminazione fisica, inizialmente scartata per non creare ripercussioni sulle truppe naziste che avrebbero indistintamente dovuto uccidere anche donne e bambini. Ma ora le sorti della guerra, che nell’idea di Hitler doveva essere lampo, sta prendendo una piega inattesa per i gerarchi nazifascisti, per cui si pone il problema di trovare soluzioni alternative, che vengono concepite dalla follia dei vertici e poi comunicate ai gerarchi nella conferenza appositamente convocata per questo. Nessuno dei presenti si oppone, né avrebbe potuto d’altro canto farlo, ma ognuno lavora per individuare i sistemi di eliminazione fisica più adatti e meno onerosi. Quando la conferenza di Wannsee inizia, la maggior parte dei partecipanti già sa che il regime nazista ha iniziato lo sterminio di massa degli ebrei e di altri civili. I provvedimenti del convegno avrebbero dovuto colpire gli 11 milioni di ebrei censiti fra Europa, Russia e Regno Unito e lo scopo finale sarebbe stata l’eliminazione fisica di tutti. Spetta ad Adolf Eichmann, gerarca delle SS illustrare ai presenti l’utilizzo del gas quale strumento ottimale per una rapida esecuzione. Questa tremenda pianificazione porterà all’eliminazione di 6 milioni di ebrei prima di venir fermata dalla vittoria delle forze alleate. Del cosiddetto protocollo di Wannsee e dei suoi folli contenuti rimane solo una copia, scoperta dagli americani, e che apparteneva al sottosegretario del ministero degli Esteri, che ironia della sorte di nome faceva Martin Luther.

Foto “Bundesarchiv Bild 175-04413, KZ Auschwitz, Einfahrt” di Bundesarchiv, B 285 Bild-04413 / Stanislaw Mucha / CC-BY-SA. Con licenza CC BY-SA 3.0 de tramite Wikimedia Commons.