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Accadde oggi, 26 marzo

Il 26 marzo 1953 Salk annuncia la scoperta del vaccino contro la poliomielite

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La poliomielite, una volta denominata “paralisi infantile” è una malattia virale acuta, altamente contagiosa, con manifestazioni diverse, le più gravi di tipo neurologico irreversibile. E’ fra i mali peggiori dell’inizio del ventesimo secolo. Di solito il malato era preso da improvvisi attacchi di febbre, seguita dalla paralisi irrimediabile di una parte del corpo, dovuta all’attacco da parte del virus delle fibre nervose del midollo spinale. Negli Stati Uniti d’America aveva ucciso o paralizzato migliaia di cittadini a cavallo fra ottocento e novecento, e altrettanto aveva fatto nel resto del mondo.

 

Ci volle molto tempo per capire che il virus veniva trasmesso tramite le feci e le secrezioni di naso e gola, si stabiliva nell’intestino per poi spostarsi sino al cervello e al midollo spinale. I bambini sospettati di essere malati di poliomielite venivano portati in ospedale e i loro familiari erano posti in quarantena finché si era sicuri che non fossero infetti.

 

Il 3 gennaio 1938, con un appello sui quotidiani, Franklin Delano Roosevelt, allora presidente degli Stati Uniti, colpito da una paralisi diagnosticata come dovuta a poliomelite creò la National Foundation for Infantile Paralysis (Nfip). Lo scopo della Nfip era la raccolta di ulteriori fondi per la lotta contro la poliomielite, per accelerare la ricerca di un vaccino e l’aiuto ai malati. In seguito l’opera caritatevole delle Nfip prese il nome di “marcia delle monetine” (March of Dimes): Il 20 gennaio di ogni anno (in occasione del compleanno di Roosevelt) tutti i cittadini statunitensi erano invitati a versare un dieci centesimi (un “dime”, decino, è la moneta da 10 centesimi di dollaro) per combattere la polio. La campagna si avvalse di numerose collaborazioni di celebrità di quel tempo. In questo modo furono raccolti milioni di dollari, e la Nfip poté così finanziare ulteriormente le ricerche per un vaccino efficace e sicuro.

 

In questo filone si inseriscono gli studi di due eccezionali ricercatori: Albert Sabin e Jonas Salk, che negli stessi anni corrono contro il tempo per fermare il male che tanti bambini sta ammazzando. Il primo sta predisponendo un vaccino che utilizza il batterio vivo ma attenuato, mentre Salk si concentra  sull’ uso di batteri morti.

Nel 1952 negli Stati Uniti  furono riportati quasi 58.000 casi e la polio divenne la malattia che uccideva più bambini di ogni altra. In alcune parti del paese, la preoccupazione assunse quasi le proporzioni di panico collettivo.

 

Il 26 marzo 1953 Salk annuncia la scoperta del vaccino. Ci saranno sperimentazioni e due anni dopo verranno resi noti i risultati: i bambini stanno guarendo nell’ 80-90% dei casi. Negli Stati Uniti esplode la festa, Salk, figlio di ebrei aschenaziti russi emigrati,  nel giro di una notte diventa una star mondiale. Il vaccino scoperto da Sabin si rivelerà ancora più efficace e meno invasivo, ma la strada intanto è segnata e porterà al contenimento di un male che stava diventando una piaga sociale.

Copertina: “Salk headlines” di March of Dimes – March of Dimes. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons.