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Accadde oggi, 7 luglio

Fra le otto e le nove del mattino Londra si presenta come New York, come Tokyo, come Milano, come quelle città che sono simbolo della finanza e appaiono agli occhi e nell’immaginario come i locomotori traino delle economie dei loro paesi, e del resto del mondo.

Fra le otto e le nove del mattino Londra è quindi attraversata da eserciti informali di funzionari, banchieri diretti verso il luogo di lavoro. Ma come tutte le città del mondo è percorsa in lungo e in largo da chiunque, lavoratore e turista, studente e pensionato. Una bomba, poi due, poi tre. Sulla metropolitana. Terrore, accentuato se possibile dal ritrovarsi nelle viscere della terra, in trappola. E ancora un’altra bomba, mezz’ora dopo, questa volta in superficie, su un autobus a due piani, pieno di fuggiaschi dall’inferno in terra appena manifestatosi sul metrò.

In terra rimangono 56 persone, e i feriti sono 700, in quello che diventa il più grave attentato nella capitale inglese dai tempi della seconda guerra mondiale. E’ stato L’Ira, l’organizzazione terroristica nord irlandese, in una macabra riproposizione di folli battaglie che sembravano appartenere al passato? E’ un dubbio che dura poco. C’è il terribile precedente di un anno prima a Madrid, 191 morti negli attacchi ai treni, rivendicati da Al Qaeda. E poi ci sono i filmati delle telecamere di mezza città, che riprendono alcuni uomini poi scomparsi, di cui vengono ritrovati vari effetti personali. Infine le rivendicazioni telefoniche, che puntano il dito contro l’impegno militare britannico in Iraq,  giungono a sgomberare il terreno da equivoci: quelli del 7 luglio 2005, giusto dieci anni fa, sono il biglietto di ingresso di Al Qaeda oltre Manica.

Oggi Londra e l’Inghilterra tutta si fermano per pregare e ricordare le vittime della strage. E a  riflettere anche sugli errori delle proprie politiche di integrazione.

 Ben consapevoli che oggi il pericolo non si chiama solo più Al Qaeda. Il recentissimo sequestro sul mercato londinese di mitragliatrici cecoslovacche Skorpion destinate a vari gruppi terroristici sono un segnale d’allarme rilevantissimo.

Foto: “7 7 Hyde Park 090712” di Nick Cooper di Wikipedia in inglese. Con licenza CC BY 3.0 tramite Wikimedia Commons.