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Programma di recupero per razzisti

La Trinity United Church of Christ, di Concord, Carolina del Nord (Usa), ha deciso di contrastare il diffuso razzismo offrendo il programma «Razzisti Anonimi», sul modello dell’associazione «Alcolisti Anonimi». Quest’ultima, diffusa in tutto il mondo, si occupa del recupero di persone che hanno problemi di dipendenza da alcool attraverso una terapia di gruppo, all’interno del quale si mette in pratica il programma, noto col nome di «metodo dei dodici passi», ovvero un passo al giorno durante la settimana e oltre per smettere di bere.

Ogni mercoledì i partecipanti al gruppo «Razzisti Anonimi» si riuniscono per condividere senza alcun giudizio le proprie esperienze. «Stiamo mettendo sempre più in evidenza il razzismo che tutti inconsciamente ci portiamo dentro. Vogliamo vivere questo cammino come una pratica spirituale», ha detto Carol Stanley, facilitatrice del gruppo.

Il primo dei 12 passi del programma prevede di «ammettere che sono impotente di fronte alla mia dipendenza dal razzismo secondo modalità che non sono in grado di riconoscere pienamente, tanto meno di gestire».

J. Nathan King, pastore della Trinity United Church of Christ, ha affermato che il programma di recupero è stato avviato in un momento in cui la questione della razza è diventata una questione politica negli Stati Uniti.

Dinanzi alle sparatorie e ai continui disordini di matrice razziale che hanno sconvolto gli Stati Uniti in questi ultimi mesi, occorreva fare qualcosa di più che pregare: «Ogni settimana arrivavamo al culto e ci trovavamo a pregare per qualcun altro che era stato ammazzato per strada. Era giunto il tempo di mettere in pratica le nostre preghiere», ha detto King, che ha sottolineato che «Razzisti Anonimi» è stata costituita «per affrontare il razzismo dentro di noi e per eliminarlo».

Ogni settimana, circa una dozzina di persone provenienti da tutti i ceti sociali partecipano alle riunioni, guidate da un terapeuta professionista che incoraggia i partecipanti a condividere quel tanto o poco che vogliono. «È un incontro anonimo, quindi chiunque può sentirsi al sicuro», ha detto King che, riferendosi al primo incontro a cui ha partecipato, ha aggiunto: «È stato difficile! Ma sono convinto che il cambiamento del paese inizi con il cambiamento all’interno della comunità di fede».

Attualmente hanno aderito al programma «Razzisti Anonimi» circa 20 congregazioni americane.

Immagine: via istockphoto.com