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3 ottobre: ricordare e fermare i naufragi

Nel marzo di quest’anno, il Parlamento italiano ha istituito il 3 ottobre come «Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione». Una data non casuale, quella in cui nel 2013 persero la vita, al largo di Lampedusa, 369 migranti che cercavano di raggiungere l’isola.

Per ricordare il tragico evento, ma soprattutto per sensibilizzare l’opinione pubblica al dramma delle migrazioni, da allora ogni anno vengono organizzate iniziative di vario tipo e in diversi luoghi: sulla stessa Lampedusa, una cerimonia ecumenica che coinvolge la Federazione delle chiese evangeliche in Italia con il progetto «Mediterranean Hope», la Comunità di Sant’Egidio e la parrocchia lampedusana di San Gerlando (presso la quale si terrà il 3 ottobre alle 18 la cerimonia, presieduta dal parroco Mimmo Zambito e dal pastore Luca Maria Negro, presidente Fcei) ma anche i sopravvissuti di quel terribile naufragio.

La cerimonia quest’anno ha come titolo «La memoria che segna il presente», un tema che collega il ricordo del passato all’attualità, diventando occasione per dire ancora una volta (ha ricordato Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope, all’agenzia stampa Nev) che «le morti in mare si possono contrastare aprendo vie di accesso legali e sicure», citando l’esperienza dei corridoi umanitari.

Ma quello di Lampedusa non sarà il solo appuntamento: a Scicli (Rg), nello stesso giorno del 3 ottobre, alle 21 in via F. Mormino Penna, la storica e suggestiva via principale della città (dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità) si terrà la serata Note di Speranza, concerto jazz con musiche composte ed eseguite da Luigi Bonafede (pianoforte) e Massimo Baldioli (sax).

Prima del concerto interverranno esponenti di varie confessioni religiose, per ribadire «il no alle stragi in mare e il sì all’apertura di canali umanitari che possano permettere di raggiungere in sicurezza l’Italia». Parleranno Francesco Sciotto, pastore della chiesa metodista di Scicli, Ziri Salem, imam della moschea di Scicli, Ignazio La China, sacerdote e vicario foraneo di Scicli, Andrea Latz, pastore della chiesa luterana di Catania, Ernesto Nudo, presidente del Palo di Palermo (Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni) e Silvia Rapisarda, pastora delle chiese battista e valdese di Catania). La serata sarà moderata da Giovanna Scifo, coordinatrice della Casa delle culture di Scicli.

A Palermo l’appuntamento è invece per i due giorni seguenti nella chiesa valdese di via dello Spezio 43: martedì 4 ottobre alle 21 sarà inaugurata la mostra Disegni dalla frontiera, con spettacolo di teatro civile a cura di Francesco Piobbichi, autore dei disegni e operatore di «Mediterranean Hope». L’ingresso è libero, ma le offerte raccolte contribuiranno a finanziare una borsa di studio per uno studente di Lampedusa e l’attività di prima assistenza per i migranti che approdano sull’isola. Mercoledì 5, alle 17 si terrà infine una tavola rotonda sul tema «Corridoi umanitari, percorsi umani: politiche di integrazione e tutela dei diritti nelle chiese e nella società». Un’iniziativa organizzata dal Centro evangelico di cultura Giacomo Bonelli, in collaborazione con il Centro diaconale La noce, la Comunità di San’Egidio, la Fcei, la rivista Confronti, e con il sostegno dell’otto per mille della Chiesa valdese.