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Prima volta per un pontefice alla chiesa anglicana di Roma

L’ecumenismo della Pace e della carità, che sotto il pontificato di Bergoglio sta vivendo una stagione fulgida, si è arricchito domenica 25 febbraio di un nuovo significativo momento, con la visita di Francesco alla chiesa All Saints di Roma per le celebrazioni del 200° anniversario della prima liturgia anglicana celebrata nella città eterna.

Accolto dal cappellano di All Saints, il sacerdote Jonathan Boardman, e dalla sacerdote Dana English, insieme al vescovo della diocesi anglicana europea, Robert Innes, e al suo suffraganeo, David Hamid, Bergoglio è stato il primo papa a visitare la comunità anglofona, a 50 anni dall’avvio del dialogo ecumenico tra cattolici e anglicani.

L’occasione è stata buona anche per annunciare un importante viaggio in cantiere: è il Sud Sudan devastato da guerre e carestie a reclamare le attenzioni anche dei vertici religiosi. Bergoglio e l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, massima figura della comunione anglicana mondiale, hanno infatti in animo di recarsi insieme nello stato africano che sta affrontando enormi difficoltà.

Un anno dopo la visita di papa Francesco a Lesbo in compagnia del patriarca ortodosso di Costantinopoli Bartolomeo I e dell’arcivescovo Hieronymos di Atene per porre l’accento sul dramma dei migranti, il tentativo sarà ancora una volta quello di richiamare l’attenzione dei leader mondiali sulle terrificanti condizioni di vita di popolazioni sconvolte da anni di guerre civili e crisi alimentari.