firenze_lutero

L’inaugurazione del “Giardino Martin Lutero” – un giorno di festa per l’ecumene fiorentina

Il 31 Ottobre 1517 Martin Lutero appese le sue 95 tesi alla porta della chiesa di Wittenberg, e questa data vale come ” data di nascita” della Riforma. Dopo 500 anni una piazza nel centro di Firenze ricorda ora il riformatore.

Il 30 Aprile al suono di fanfare e con la presenza del Gonfalone di Firenze è stata scoperta festosamente la targa commemorativa di Martin Lutero e dei suoi dati (1383-1546). In rappresentanza della città di Firenze è intervenuto l’assessore Andrea Vannucci il quale con il suo intervento metteva in rilievo il significato spirituale e storico di Lutero per l’inizio di un nuovo periodo storico.

Per lui questa circostanza dimostra quanto Firenze sia aperta alla multireligiosità ed alla tolleranza; l’assessore Vannucci si augura inoltre che il “Giardino Martin Lutero” possa diventare un luogo dove tutti i bambini possano trovarsi bene e magari vengano incuriositi dal nome del riformatore e dalla sua storia.

I due pastori luterani Franziska Mueller e Friedemann Glaser hanno ringraziato nel loro discorso la città di Firenze e tutte le altre chiese evangeliche, particolarmente la chiesa Avventista, che si sono impegnate per la nuova intitolazione del giardino. Per la piccola comunità luterana con le sue radici tedesche il “Giardino Martin Lutero” sarà uno stimolo per aprirsi ulteriormente alla società italiana ed è anche il segno di una crescente collaborazione ecumenica fra le chiese fiorentine. La Pastora Mueller e il Pastore Glaser hanno ricordato il breve soggiorno di Lutero a Firenze nel suo viaggio verso Roma nel 1511/12 ed il suo elogio per l’alto livello dei servizi sociali e per l’ospitalità della città.

lutero1.jpg

Seguiva alla cerimonia un culto nella chiesa luterana al quale partecipavano rappresentanti di varie comunità evangeliche e cattoliche. E’ stato anche l’inizio di una giornata tematica su uno dei 4 principi di base della Riforma: “Solus Christus”.

Il sermone per la Domenica del Buon Pastore veniva svolto da Don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) per l’ecumenismo e il dialogo, e dalla pastora Mueller.

Nel pomeriggio Don Bettega e la pastora valdese Letizia Tomassone approfondivano ulteriormente la riflessione sul tema “Solus Christus” con due relazioni. Cosa significa la testimonianza di Gesù Cristo come figlio di Dio nel dialogo con altre religioni? Come dev’essere formulata oggi una cristologia che non sia eurocentrica e patriarcale in modo stretto?

Ma soprattutto, quale significato ha Gesù per la nostra personale spiritualità?

Questa giornata d’incontri è trascorsa con momenti di riflessione, di allegria, di musica e programmi per bambini – una bella festa ecumenica con sorelle e fratelli in Gesù.