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Torna Montagnart, la cultura montana in cinque appuntamenti

Venerdì 5 maggio, al Teatro del Forte di Torre Pellice, si è aperta l’ottava edizione di Anteprima Montagnart, la rassegna nata con l’intento di promuovere la montagna da un punto di vista storico, culturale e anche artistico. Anche quest’anno il calendario è ricco e variegato e prenderà in esame diversi aspetti e sfaccettature della vita di montagna, in cinque serate che vedranno anche la partecipazione degli autori delle opere che saranno via via presentate.

Il primo appuntamento, venerdì scorso, ha visto la proiezione di Ski Spirit: in telemark sulle montagne del mondo. Giorgio Daidola, promotore della tecnica sciistica del telemark, propone una carrellata dei suoi viaggi per le montagne di tutto il mondo utilizzando questa tecnica, consistente nell’avere il tallone staccato dallo sci.

Si prosegue poi per tutti i venerdì del mese di maggio con una serie di film legati al tema della montagna: il 12 è la volta di Monviso Mon Amour, che ripercorre attraverso una serie di filmati la storia della discesa del Monviso con gli sci: dagli albori, circa quarant’anni fa, con l’esperienza pionieristica di Nino Viale, fino ai giorni nostri, dove ormai è quest’impresa è un must degli amanti della discesa ripida. Seguirà, la settimana dopo, Il risveglio del fiume segreto, che racconta l’esperienza di navigazione del Po del giornalista di Repubblica Paolo Rumiz. Il 26, invece, verrà proiettato Profumo di Resina, un film prodotto e girato in Val Susa che racconta una storia di migrazione dalla Francia e di passione per l’arte della falegnameria. Il programma si chiude il 9 giugno, questa volta a Luserna San Giovanni, con la serata Il Museo della Pioggia, una rassegna di letture alternate da canti a cura di Renato Scagliola e il gruppo folk I Cantimbanchi, per raccontare le montagne del cuneese e del torinese attraverso i suoi luoghi e i personaggi più significativi.

Come sempre, Montagnart offre un panorama vario e interessante per avvicinare il mondo della montagna e quello dell’arte. Un’occasione per mantenere accessibile un patrimonio culturale florido e vivo, ma sempre più a rischio di estinzione.