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Fiori, alberi e arbusti

Quando si parla di Castello di Miradolo a venire in mente sono le mostre, i concerti e le attività proposte da un’attiva Fondazione Cosso che nel corso degli ultimi anni ha preso a cuore la struttura e il territorio, riuscendo a richiamare, grazie alla qualità delle proposte artistiche, un gran numero di visitatori, non solo del Pinerolese ma da tutta Italia. Chi si è recato almeno una volta avrà sicuramente notato il parco presente, spesso usato come sfondo di set fotografici per coppie di sposi: parco però non valorizzato come avrebbe meritato. Questo è sempre stato uno degli obiettivi della Fondazione che oggi finalmente si vede realizzato.

Il parco ha una storia che nasce verso la fine del Settecento: erano presenti un giardino di delizie, un frutteto e una peschiera. E poi ancora vigna, prati… Dagli anni venti dell’Ottocento il Castello e il suo Parco vivono la loro epoca d’oro grazie a «Babet», Maria Elisabetta Ferrero della Marmora, sposa del marchese Maurizio Massel, donna di grande personalità e intraprendenza, amante della botanica. Poi, con la scomparsa dell’ultima erede, la Contessa Sofia di Bricherasio, inizia il periodo di declino conclusosi nel 2007, con l’arrivo della Fondazione Cosso a gestire il castello. Dopo gli interventi nella struttura questa volta è «tocccato» al parco.

Domenica 16 luglio prende il via questo nuovo progetto chiamato «Invito al Parco» che corona un lungo e impegnativo lavoro di recupero del giardino storico, iniziato dalla Fondazione Cosso dieci anni fa per salvarlo dall’abbandono e dall’oblio. Dal 2007, quando il Parco versava in condizioni di enorme degrado, la Fondazione ha provveduto, con fondi totalmente propri, a ripulirlo, metterlo in sicurezza e restituirgli dignità. Insieme ad approfondite analisi del patrimonio botanico e a ricerche archivistiche, ha avviato negli anni interventi di valorizzazione che hanno permesso di mettere in luce le ricchezze naturali del giardino, come gli alberi centenari, le specie esotiche, le collezioni di camelie, ortensie, rose.

Il racconto si sviluppa attraverso un percorso multisensoriale, nuovo e del tutto particolare, con un’esperienza coinvolgente, che avvicina alla natura promuovendone la conoscenza e il rispetto, anche attraverso nuovi supporti alla visita, come audio guide stagionali, piantine, Qr code. Nel Parco sono stati inoltre implementati gli arredi e gli allestimenti, al fine di migliorare la fruizione del luogo.

Grazie a particolari accorgimenti il progetto permette la visita del Parco sia ai soggetti non udenti sia agli ipovedenti; i percorsi di visita sono accessibili alle persone con difficoltà motorie e percorribili in completa sicurezza. «Invito al Parco» ha l’obiettivo di risultare inclusivo e rendere il Parco del Castello di Miradolo accogliente per il più alto numero di soggetti e di tipologie di pubblico.

Il primo periodo di visita sarà dal 16 luglio al 24 settembre con i seguenti orari: sabato, ore 14-19; domenica, ore 10-19 e in settimana aperto su prenotazione al n° 0121-502761. I biglietti d’ingresso costano: 5 euro; ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni.