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La gioia del canto

Dopo tre anni di lavoro di ricerca e selezione di canti nella tradizione protestante italiana e internazionale, ma anche di canzoni inedite, è pronto il cd di canti per i bambini delle scuole domenicali frutto del progetto «Una nuova musica vecchia», presentato nel 2014 dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) e finanziato dall’otto per mille delle chiese metodiste e valdesi.

«Nell’ambito delle chiese protestanti storiche (in quello pentecostale il discorso è molto diverso) ci sono vari cd di musica della Riforma, ma pochi di canti per i bambini», spiega Carlo Lella, ministro per la musica dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi), che ha curato la realizzazione del progetto: «L’intento era quindi creare un repertorio, non soltanto a fini di documentazione per le nostre chiese, ma anche divulgativi, che potrebbe essere la prima tappa di un percorso».

Vasto ed eterogeneo il panorama delle fonti: «Siamo andati a scavare nel patrimonio di canti dell’800 e del ’900 riadattandoli in chiave contemporanea: dal repertorio dell’Innario cristiano del 1922, che ha guidato per molti anni i canti delle chiese battiste, metodiste e valdesi di tutta Italia, l’unico che era riuscito a riunire le varie chiese evangeliche e comprendeva anche canti per bambini (poi tolti nel successivo innario del 1969), spaziando anche nella raccolta Alleluja del 1959, curata dal pastore Enrico Paschetto per le chiese battiste della Liguria e del Piemonte, fino alle raccolte degli anni ’80 e ’90, attingendo alle mie esperienze personali e famigliari e interpellando anche le chiese luterane e salutiste».

22 canti sono stati inseriti nel cd, tra cui anche canzoni contemporanee e inedite. L’aspetto particolare, sottolinea Lella, «è che non ci sono due sezioni distinte, canti storici e moderni si fondono come se il passato e l’oggi potessero incontrarsi e convivere».

Tra i canti inediti, alcuni scritti dal musicista Simone Fuligno, da anni collaboratore del Sie, e una traccia scritta insieme al marito e al figlio da Ilaria Castaldo dell’Esercito della salvezza che racconta: «Noi di canti antichi ne cantiamo davvero pochi, ma abbiamo una produzione continua: ogni anno, in occasione delle colonie, creiamo un nuovo canto per i bambini sul tema della colonia, e abbiamo inserito nel cd il più amato di questi, che parla dei moderni mezzi di comunicazione, da WhatsApp a Google maps…».

La realizzazione è stata un lavoro lungo, circa tre anni, spiega ancora Lella, «ma i bambini sono stati attori straordinari, si sono davvero calati nei panni di bambini dell’Ottocento per interpretare canti che non conoscevano, che hanno dovuto essere spiegati. Si sono appassionati anche a canti storici come quelli di Virgilio Sommani, su cui eravamo un po’ titubanti. Chi ascolterà il cd, soprattutto se li ha cantati da piccolo, lo troverà molto emozionante. Pur non essendo abituati al lavoro di registrazione in studio, guidati da Marta D’Auria, con le basi musicali realizzate dal maestro Francesco Iannitti, hanno imparato a cantare al microfono, aggiustando la dizione e l’intonazione, a fare ore di prove…».

Il progetto è stato una preziosa occasione d’incontro per i circa 25 bambini scelti fra la chiesa battista di Arzano e dell’Esercito della salvezza di Napoli, la chiesa battista di Trastevere a Roma e naturalmente la chiesa battista di via Foria a Napoli che ha concesso l’uso dei locali, trasformati per l’occasione in sala di registrazione con il supporto tecnico di Dario Arcidiacono, che ha curato le registrazioni e il missaggio.

I piccoli coristi saranno presenti a Roma il 28 ottobre in occasione della giornata dedicata alla Riforma, «Liberi per amare e servire», in cui sarà presentato il cd «Da bimbo a bimba: canti di ieri e di oggi». Quest’ultimo, spiega Dafne Marzoli del Servizio istruzione ed educazione della Fcei, che ha curato fra l’altro la complessa questione delle liberatorie, è disponibile presso gli uffici della Fcei e a breve sarà inviata una comunicazione alle chiese con le informazioni per richiederlo. Nel frattempo chi fosse interessato può scrivere a sie@fcei.it. Saranno disponibili anche alcune risorse sulla nuova pagina del Sie presto online.