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Ricercare anche l’interesse del prossimo

Rispettate il diritto e fate ciò che è giusto; poiché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per essere rivelata
Isaia 56, 1

Cercate ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri
Filippesi 2, 4

È difficile immaginare una parola più condivisibile e meno praticabile di questa: scostarsi un attimo dal centro del palcoscenico della vita per lasciar qualche centimetro anche agli altri. È difficile farlo perché è innaturale, dato che tutti siamo nati imparando a mettere noi stessi sotto i riflettori. Non si sa con precisione quando la società ha spostato definitivamente l’accento dal «noi» all’«io»: certa polemica anti-protestante ha sostenuto che sia stata la Riforma a dare il là all’individualismo sfrenato che vediamo oggi, anche se si può controbattere che il tipico familismo mediterraneo, che in Italia ben conosciamo in ogni Regione, non è altro che un individualismo esteso alla nostra piccola tribù. Insomma, io merito di essere l’unico protagonista del mio interesse, perché è così; al massimo posso allargare questa pretesa a coloro che ritengo sufficientemente simili a me. L’apostolo Paolo ci invita a riflettere: anche se tutti ormai siamo cresciuti con questo dogma sociale, cambiare è possibile: è possibile anche considerare gli altri e il loro interesse. Si può imparare. Nessuno vive realmente isolato dal mondo, anche il naufrago sull’isola deserta deve necessariamente interagire con «cose» diverse da sé. E Dio ci ha dato sufficiente sensibilità da capire che ciò che ci circonda non è composto da semplici comparse, quasi oggetti da sfruttare, ma da vite con le quali possiamo stabilire delle relazioni significative. Per farlo veramente però, dobbiamo ascoltarle, scoprendo così le prospettive con cui gli altri guardano al mondo non sono mai identiche alla nostra. Le esperienze di una persona anziana le fanno porre degli accenti diversi, rispetto a quelle di una giovane, che si è appena affacciata al mondo: sovrapporle come se non esistessero differenze non è ascolto, ma pregiudizio. Cercate anche l’interesse degli altri: ricordate che la vostra voce non è l’unica che merita di risuonare, ma anche altre voci possono unirsi al coro. Ascoltandole possiamo certamente imparare qualcosa di importante.

Immagine: via Flickr