lanterne

La «festa di San Martino» e le lanterne luterane

Nato nel 316 in Pannonia (attuale Ungheria) San Martino (che fu vescovo di Tours – Francia) è esempio di carità per aver regalato metà del suo mantello a un povero infreddolito incontrato per strada. Dopo quel suo gesto di bontà, il sole tornò a splendere e si mise a scaldare come se fosse estate. La notte di quello stesso giorno, racconta la tradizione, apparve, al futuro vescovo, in sogno Gesù sorridente e avvolto in quello stesso mantello.

L’11 novembre di ogni anno, dunque, Martino viene ricordato per quell’episodio e in tutto il mondo, soprattutto in Europa, si accendono lanterne per segnare il passaggio, come da tradizione contadina, tra la fine dei lavori nei campi e l’inizio della raccolta. Una delle nazioni maggiormente legate a questa tradizione, seppur sia nata in Francia, è la Germania, dove si onora l’evento con un enorme falò chiamato «Martinsfeuer». Di norma alcune notti prima della festa, ma soprattutto l’11 novembre, la notte stessa, adulti e bambini fanno una lunga processione tenendo in mano delle lanterne.

Le immagini che proponiamo ritraggono bambine e bambini luterani davanti alla Chiesa evangelica luterana di Firenze di Lungarno Torrigiani, intenti nella processione delle lanterne la «Einladung  Zum Lanternenumzug», iniziativa che è stata promossa dalla Comunità evangelica luterana di Firenze di Via Dei Bardi 20. Il «laboratorio delle lanterne» luterano si è tenuto lo scorso 11 novembre alle 18.