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La Chiesa d’Inghilterra ha un’ antagonista

La Missione anglicana in Inghilterra (AMiE) – una rete di chiese anglicane che non fanno parte della Chiesa d’Inghiterra (CoE) ma sono connesse alla Global Anglican Future Conferenze (Gafcon), ala conservatrice della Comunione anglicana mondiale – per la prima volta ha celebrato un culto durante il quale sono stati ordinati nove nuovi sacerdoti.

L’ordinazione è stata presieduta da Andy Lines, il «vescovo missionario» per l’Europa consacrato lo scorso giugno dalla Gafcon, il cui compito è di essere un punto di riferimento per gli anglicani conservatori presenti in Scozia, in Inghilterra e in tutta Europa che non accettano la decisione della Chiesa episcopale scozzese di autorizzare matrimoni tra le persone dello stesso sesso.

La AMiE afferma di rappresentare un modo diverso di essere anglicani in Inghilterra, e in particolare di dare voce a coloro che «sono preoccupati del numero di alti prelati che desiderano benedire ciò che la Bibbia chiama peccato».

Nella dichiarazione ufficiale rilasciata dalla Missione anglicana in Inghilterra in occasione dell’ordinazione si legge: «Finora, il clero della AMiE proveniva dalla Chiesa d’Inghilterra o era stato ordinato dai vescovi d’oltremare. Ora, per la prima volta, nove uomini saranno ordinati da un vescovo inglese che li supervisionerà regolarmente mentre iniziano il loro ministero».

Dei 9 nuovi sacerdoti, alcuni presteranno servizio nelle congregazioni AMiE esistenti, mentre altri saranno impegnati nella fondazione di nuove chiese. «Una nuova generazione di leader ordinati sarà essenziale – si legge ancora nella dichiarazione – se AMiE vuole raggiungere il suo obiettivo evangelico di fondare 25 nuove chiese entro il 2025 e 250 entro il 2050».

La cerimonia di ordinazione – che provocatoriamente è stata vista come occasione per ufficializzaere la Missione anglicana in Inghilterra (AMiE) quale antagonista della Chiesa d’Inghilterra – si è tenuta nella Tabernacle Baptist Church, nella zona est di Londra, e vi hanno partecipato numerosi leader conservatori della Chiesa d’Inghilterra. Durante il culto è stato proiettato anche un video messaggio in cui l’arcivescovo della Nigeria e l’arcivescovo dell’Uganda – che ad ottobre avevano boicottato un incontro globale di leader anglicani, convocato dall’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, sulle divergenze esistenti sulla questione dei matrimoni gay – hanno salutato con entusiasmo l’evento.

Questa celebrazione accresce le tensioni con Lambeth Palace. Prima del culto un portavoce della Chiesa d’Inghilterra ha dichiarato: «È giunta alla nostra attenzione la notizia che Andy Lines, vescovo nella Chiesa anglicana in Nord America, effettuerà alcune ordinazioni nell’ambito di una denominazione che si autodefinisce Missione Anglicana in Inghilterra. Per chiarezza, questo gruppo non fa parte né è affiliato alla Chiesa d’Inghilterra, inoltre la denominazione del vescovo Lines non è parte della Comunione anglicana. Secondo il nostro diritto canonico, il clero della Chiesa d’Inghilterra non può partecipare attivamente ai servizi del suddetto gruppo. Naturalmente le nostre preghiere sono per tutti coloro che cercano di proclamare Cristo».

Sembra essere giunto al capolinea il tentativo promosso in questi ultimi anni da Justin Welby di tenere insieme nella stessa comunità ecclesiale soggetti che hanno posizioni molto diverse sulle questioni di etica sessuale, scongiurando uno scisma interno alla Comunione anglicana che ormai appare imminente.