opm-battista-2022-696x433

Otto per mille battista. Moltiplicare le speranze

«Dove manca la speranza, l’8×1000 battista non può mancare». Questo lo slogan della campagna dell’Otto per mille battista 2022.

Stiamo parlando dell’impegno dell’Unione cristiana evangelica battista d‘Italia (Ucebi) per fini sanitari, umanitari, sociali e molto di più.

L’Ucebi continua ogni anno a utilizzare il 100% dei fondi ricevuti «con estremo rigore, destinandoli – fino all’ultimo centesimo – esclusivamente ad interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali, in Italia e all’estero» si legge sul sito dei battisti italiani.

Fra i progetti attivi, finanziati grazie ai proventi dell’Otto per mille (che, ricordiamo, non costa nulla ai contribuenti) si possono aiutare persone anziane, donne vittima di violenza, bambini e  bambine. «Puoi destinare l’8×1000 nella dichiarazione dei redditi senza alcun costo. Basta una firma. Aiuta la Chiesa Battista a realizzare progetti socialmente utili per i più bisognosi» si legge ancora nelle pagine social dei battisti italiani.

Fra le attività portate avanti dall’Ucebi con i fondi Otto per mille, segnaliamo un progetto di Medici senza frontiere contro la violenza sulle donne, la Casa di riposo G.B. Taylor di Roma (recentemente premiata dall’Unhcr), il sostegno alle attività dell’Associazione italiana persone down (Aips) – Onlus di Pisa, che assiste i bambini Down. Inoltre, il progetto Medical Hope della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) per l’assistenza sanitaria a profughi siriani in Libano e in Italia.

Anche quest’anno la campagna Otto per mille dell’UCEBI è ideata e realizzata da Hero Comunicazione. Scrive l’agenzia: «La speranza è suggerita anche nelle espressioni dei soggetti (che rappresentano solo alcune delle tante aree di aiuto): le persone anziane sole, le donne vittime di violenza, le bambine e i bambini bisognosi di cure e attenzioni e le persone sole e lontane da casa».

 
Foto: Una delle immagini della campagna Otto per mille battista 2022 – Foto Hero Comunicazione, copywriter Roberto Raffone – art director Carlo Barbanera