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Nasce a Napoli la sezione locale del Segretariato attività ecumeniche

Venerdì 3 ottobre alle 17,30 presso la chiesa valdese di Napoli-via dei Cimbri si costituirà ufficialmente la sezione locale del Segretariato attività ecumeniche (Sae), associazione interconfessionale di laici impegnati per l’ecumenismo e il dialogo a partire dal dialogo ebraico-cristiano. Promotore dell’iniziativa è Lucio Baglio, docente di lettere, nipote di Glenn Garfield Williams, battista del Galles, che fu eletto nel 1962 segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec). A Baglio abbiamo rivolto alcune domande.

Perché promuovere a Napoli la nascita di una sezione del Sae?

«Napoli, da sempre una città aperta al mondo, disponibile alle relazioni umane e culturali, già alcuni decenni fa si è proposta come centro di importanti realtà, come ad esempio il Gruppo interconfessionale attività ecumeniche a Napoli (G.I.A.E.N.) e l’Amicizia Ebraico-Cristiana, che hanno promosso il dialogo tra gli esponenti delle diverse confessioni religiose presenti sul nostro territorio. Tuttavia, lo scenario internazionale, con cui si è aperto il secondo millennio, sembra avere indebolito l’azione di gruppi e associazioni che tentano di promuovere le pacifiche relazioni umane; ed in questo contesto, anche le iniziative ecumeniche sembrano avere perso l’entusiasmo originario. Noi siamo convinti, invece, che proprio in questa situazione di crisi l’ecumenismo vada rilanciato per contrastare ogni atteggiamento di chiusura, di difesa esclusiva dei propri interessi e di rifiuto di quei processi di inclusione e di integrazione, fondamentali e necessari nella società globale».

In questa fase iniziale, chi ha aderito al gruppo SAE Napoli?

«Abbiamo ricevuto l’adesione di soggetti laici, appartenenti al mondo cattolico, protestante ed ortodosso, profondamente convinti che le relazioni umane migliorino attraverso la conoscenza e la comprensione reciproche. Pensiamo che il fatto di avere tante cose in comune ci aiuti nel nostro percorso e ci permetta di fronteggiare serenamente anche le nostre differenze».

Quali progetti vi sono in cantiere?

«Vorremmo che le nostre iniziative coinvolgessero i giovani. A loro appartiene il futuro ed è molto importante che essi crescano con uno spirito veramente ecumenico, orientato alla tolleranza e all’ascolto di tutto ciò che il prossimo è in grado di donarci. Il tema proposto per la nuova sezione del Sae (2015) è: “I nuovi paradigmi ecumenici”. In questo ambito, abbiamo delineato un percorso che affronti temi “caldi”, quali quelli riferiti alle nuove famiglie, alla bioetica, ma anche alla musica, come strumento di comunicazione universale, che promuove le relazioni interpersonali e rende tutti fratelli e sorelle. Riteniamo che queste scelte, insieme a quelle che ci verranno proposte da nuovi soci e amici del Sae, possano risvegliare gli entusiasmi e contribuire soprattutto alla partecipazione dei giovani».

L’incontro di venerdì 3 ottobre comincerà alle 17,30 presso la chiesa valdese di Napoli, in via dei Cimbri 8. In programma: la costituzione formale del gruppo Sae; la nomina del/lla presidente; l’individuazione della sede provvisoria; proposte di tematiche future.

Foto: “Rechtfertigungslehre St.-Anna Augsburg” di EmkaerOpera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.