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Accadde oggi, 7 ottobre

Il 7 ottobre 2006 Anna Politkovskaja viene uccisa con quattro colpi di pistola nell’ascensore del suo palazzo a Mosca. Il 7 ottobre è anche il compleanno del presidente russo Vladimir Putin, nemico giurato della giornalista, soprattutto da quando si è messa in testa di ficcare il naso in quel pozzo nero di violenze, abusi, orrori che è la questione cecena, una delle tante repubbliche ex sovietiche diventate polveriere e teatro di conflitti etnici drammatici. Nel giugno del 2014 sono stati condannati cinque uomini indicati come autori materiali dell’omicidio, mentre restano misteriosi i mandanti. Con i suoi articoli e i suoi libri Anna squarciava il velo dell’ipocrisia internazionale sul nuovo corso russo a seguito della disgregazione dell’Unione Sovietica. La Russia di Putin, con i fedelissimi e i gerarchi posti ai vertici di molte repubbliche sorelle, non aveva metodi dissimili da quelli staliniani nella gestione dei dissidenti e delle crisi interne. La Politkovskaja con estremo coraggio, sapendo bene quale prezzo avrebbe dovuto pagare, non è mai indietreggiata di un passo, ed ha sempre raccontato i fatti senza filtri. In Ossezia come in Cecenia ci restituisce articoli che sono spaccati di realtà e che sono un faro per i giornalisti di tutto il mondo che davvero amano questo mestiere. E che qualche preoccupazione devono averla data ai vertici del Cremlino, nonostante Putin abbia con molto gusto pensato a commemorarla affermando che «la sua influenza sulla vita politica russa era minima». Non era così in realtà, nonostante la rigidissima censura, ma non lo era soprattutto per il resto del mondo che stava scoprendo verità inconfessabili. E forse qualcuno ha pensato di festeggiare il compleanno facendosi un «regalo».