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Un «cammino insieme» fra storia e identità

 Un’abbazia cluniacense, uno dei più antichi siti di stile romanico della Svizzera, spogliata delle sue immagini e di parte dei suoi edifici, ma anche del suo potere, dall’iconoclastismo dei riformati di Berna che nel 1537 introdussero la Riforma a Romainmôtier nel cantone di Vaud nella Svizzera occidentale con i balivi bernesi che detennero il potere nella regione dopo aver “spodestato” i monaci benedettini e i nobili locali fino all’epoca della rivoluzione francese.

Racconta e mostra anche questa parte della storia europea la «Strada degli ugonotti e dei valdesi». Lo fa dopo aver percorso i tratti italiano da Saluzzo e francese da Le Poët-Laval ed essere arrivata a Ginevra e quindi nella regione dello Jura nel suo seguire la via verso la Germania dell’esilio degli ugonotti e quindi dei valdesi, seguito alla revoca dell’editto di Nantes da parte del re di Francia nel 1685.

Sabato 11 ottobre il movimento de «Le strade» si è dato appuntamento proprio a Romainmôtier per inaugurare il “nuovo” tratto di percorso che dall’ex abbazia cluniacense conduce al castello di Yverdon-les-Bains attraverso un tracciato di complessivi 36 chilometri nella valle di Nozon. All’evento erano presenti, oltre ai membri della fondazione svizzera de le «Strade degli ugonotti e dei valdesi», anche i rappresentanti delle organizzazioni francese, tedesca e italiana che hanno chiuso così la riunione della cabina di regia internazionale delle «Strade» tenutasi nei due giorni precedenti in Francia nei pressi di Chambéry, nel corso della quale è stata approvata la bozza del nuovo accordo internazionale del sodalizio, voluto dal Consiglio d’Europa, che stabilisce tra le altre cose «che i membri della rete saranno gli unici portatori internazionali del percorso nonché i promotori dell’immagine e del marchio dell’itinerario».

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«Il tratto svizzero del percorso nella regione dello Jura – ha spiegato Martin Chevallaz presidente della Fondazione Via che in Svizzera si occupa del tracciato e della sua promozione – in effetti parte da Morges ma la scelta di fare oggi una manifestazione partendo da Romainmôtier si pone l’obiettivo di allargare, anche tra la popolazione locale, l’interesse e la partecipazione all’itinerario culturale europeo de le Strade e alla storia entro cui si situano le radici dell’Europa».

In effetti la data dell’11 ottobre da questo punto di vista era particolare per Romainmôtier, infatti coincideva con la locale “fiera d’Autunno” e con uno degli appuntamenti concertistici del programma musicale all’abbazia. A fianco di questo programma si è andato a inserire quello legato all’itinerario culturale ugonotto e valdese che in questo luogo del Vaud tra l’altro si incrocia con il percorso dei siti cluniacensi europei (anche quest’ultimo riconosciuto dal Consiglio d’Europa come di importanza culturale europea). Dall’intersecarsi di tutte queste offerte è nata un’opportunità di incontro e di “cammino insieme” che ha coinvolto quasi un centinaio di persone, che dopo aver visitato l’abbazia la mattina, hanno percorso il tratto di strada fino a Yverdon dove all’aula magna si è tenuta la cerimonia ufficiale. «Un percorso importante – ha detto ancora Chevallaz – che parla della nostra storia e delle nostre radici. Un itinerario intorno a cui occorre far crescere in Svizzera, come nelle altre realtà attraversate da le Strade, interesse e motivazione. Alcune realtà si sono già messe in cammino, allargare il movimento non potrà che fare del bene all’itinerario culturale e al suo percorso di sviluppo».

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