remise_du_prix_sakharov_a_aung_san_suu_kyi_strasbourg_22_octobre_2013-04

Accadde oggi, 13 novembre

Donne meravigliose. Viene liberata oggi Aung San Suu Kyi dopo oltre 20 anni di esistenza coatta, fra carcere e arresti domiciliari, con le maglie della sua prigionia che di volta in volta si allargano o stringono in base agli umori del regime militare. Nel 1989 finisce ai domiciliari per le sue idee politiche. Nel 1990 le elezioni vedono il trionfo della Lega nazionale per la democrazia da lei guidata, ma i militari non possono accettarlo. Gettano la maschera e instaurano il proprio governo del terrore, e conducono in carcere San Suu Kyi. L’anno seguente vince il premio Nobel per la pace, che potrà ritirare solo nel 2012. Fortemente influenzata dagli insegnamenti di Gandhi e dai precetti del Buddismo, con la sua azione tenacemente non violenta porta la questione birmana sui tavoli delle segreterie dei governi di mezzo mondo, obbligando le Nazioni Unite a prendere in mano la situazione con continue pressioni sul regime dei colonnelli. Dal 2010 è ufficialmente libera e viene eletta al parlamento. La sua battaglia non è finita. Il regime è ancora in piedi, ferito ma nonostante tutto forte, e il parlamento è in larga parte composto da nominati da parte della giunta militare. Ma San Suu Kyi ha reso chiaro al mondo come un essere umano, anche solo e bistrattato, può muovere le montagne.

Foto: “Remise du Prix Sakharov à Aung San Suu Kyi Strasbourg 22 octobre 2013-04” by Claude TRUONG-NGOCOwn work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons.