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Se il papa festeggia Lutero

È come se il governo russo invitasse i vertici militari tedeschi a celebrare la commemorazione della battaglia di Stalingrado. Pochi ne hanno sottolineato la felice paradossalità ecumenica, eppure l’invito a partecipare al cinquecentesimo anniversario della Riforma luterana nel 2017, rivolto dal mondo protestante a papa Francesco, è davvero una splendida bomba che potrebbe far esplodere l’angusta gabbia in cui è costretto da tempo il dialogo ecumenico.

Sappiamo bene tutti quanti che, prima dell’elezione di Jorge Mario Bergoglio, i rapporti tra Roma e il mondo riformato erano arrivati forse al punto più basso dai tempi del pre-Concilio Vaticano II. La Santa Sede aveva preferito privilegiare le relazione con gli ortodossi, in chiave di opposizione alla modernità. E si era arrivati al punto di “degradare” le chiese protestanti, un tempo “sorelle”, al ruolo di mere “comunità ecclesiali”.

L’irruzione sulla scena del papa gesuita, però, sta rivoluzionando tutto. Intanto, Francesco viene dall’Argentina e a Buenos Aires aveva conosciuto bene e aveva buoni rapporti con la comunità valdese locale. Non è un caso che, nell’intervista a Repubblica, li abbia definiti «religiosi di prim’ordine». Da buon pastore latinoamericano, inoltre, ha esperienza della vivacità e del calore spirituale delle chiese pentecostali e con alcuni dei loro pastori, nel tempo, ha tessuto rapporti di vera amicizia (è il caso dell’italiano Traettino, per esempio). Infine, Bergoglio è un figlio spirituale di Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, cioè l’ordine religioso che – pochi lo mettono in rilievo – pur avendo giocato un ruolo di primo piano nella Controriforma, fu spesso sospettato, all’interno della Chiesa cattolica, di cedimento al protestantesimo. Accuse che sono riecheggiate, pari pari, nei giorni scorsi, quando alcuni vescovi a cardinali conservatori hanno accusato il papa di aver gestito il recente Sinodo sulla famiglia in maniera troppo “protestante”.

Francesco accetterà l’invito a partecipare al giubileo della Riforma, in occasione dell’anniversario dell’affissione delle 95 tesi sul portone della chiesa del castello di Wittenberg? Non lo so, e penso che ancora non lo sappia nessuno. Ma se dovesse accadere, vorrà dire che saremo entrati ufficialmente in una nuova era: quella della piena riconciliazione tra le diverse chiese dell’Ecumene cristiana.

Foto: “View of saint Peter basilica from a roof” di Alberto Luccaroni User:LuccaroOpera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.