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#fastfortheclimate, un digiuno per salvare il pianeta Terra

In concomitanza con la conferenza dell’Onu sul clima a Lima («Cop 20», dall’1 al 12 dicembre), sono riuniti nella capitale peruviana i promotori del movimento #fastfortheclimate, il digiuno per il clima. Con una veglia di preghiera, un concerto e un incontro pubblico è stata lanciata la «catena mondiale di digiuno» che ha l’ambizione di essere il più grande digiuno mondiale mai realizzato a favore dell’ambiente, in vista della prossima conferenza («Cop 21») che si terrà il prossimo anno a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre. La catena mondiale di digiuno coinvolgerà 365 digiunatori dei vari continenti – credenti di tutte le religioni e laici di tutti gli orientamenti – che si daranno la staffetta digiunando ciascuno per un giorno fino alla conferenza parigina. Ogni primo del mese migliaia di digiunatori si associeranno al digiuno, intorno a manifestazioni per il clima organizzate nei vari paesi.

Il movimento #fastfortheclimate ha fatto il suo esordio all’incontro Onu di Varsavia nel novembre 2013, promuovendo un digiuno di solidarietà per sostenere Yeb Sano, presente alla conferenza in rappresentanza del suo Paese, le Filippine, che aveva avviato uno sciopero della fame per sollecitare azioni forti di prevenzione dei grandi cambiamenti climatici cui assistiamo in questi anni. Da questa scintilla il movimento ha deciso di continuare la propria battaglia coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone. Il movimento è sostenuto da vari organismi di ispirazione cristiana, in particolare il Consiglio ecumenico delle chiese e la Federazione luterana mondiale.

Foto: “Glacier at summit of Mt Kilimanjaro 001” di Yosemite. – Photo by Yosemite.. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.