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5 variazioni sul credere

Chi, cosa ci spinge a credere, ad affidarci a qualcuno, a una comunità, a una chiesa? E in che cosa, poi, dovremmo credere?
Queste sono alcune delle domande a cui si cercherà di rispondere nel pomeriggio di venerdì 19 dicembre in un incontro alla libreria Claudiana di Firenze. 

Sono domande che si è posto Marco Bouchard, magistrato, curatore del libro “5 variazioni sul credere” pubblicato dalle edizioni Gruppo Abele, da cui prende spunto l’incontro.

Bouchard ci racconta come nasce questo libro: «L’idea è partita dal direttore della casa editrice Gruppo Abele: abbiamo pensato di proporre dei contributi che cercassero di riflettere sul crinale tra fede e impegno civile, un argomento che un tempo era molto attuale e oggi forse lo è un po’ di meno. Un tema di grande attualità, oggi le persone sono molto attratte da messaggi salvifici, e poco da tradizioni spirituali e religiose. Quale tipo di offerta viene dal mondo di oggi nel credere a qualcosa? Perché credere oggi? Quale ruolo può avere nella società di oggi il credere?

Sono domande che abbiamo posto ai cinque co-autori del libro, non solo come rappresentanti delle diverse fedi monoteiste, ma anche come osservatori, dall’esterno, dei movimenti del credere  o come osservanti di una fede puramente civile. Nel libro sono collegate diverse esperienze, fedi, non fedi e convinzioni religiose. Nell’incontro di venerdì pomeriggio alla Claudiana di Firenze saranno presenti alcuni curatori del libro, insieme a me, e altri ospiti che potranno raccontare la loro “variazione” sul credere e analizzare quanto la fede di un tempo può ancora essere attraente e soprattutto efficace rispetto al cambiamento della società di oggi. 

Intervengono all’incontro Maria Cristina Carratù, giornalista de La Repubblica e presidente dell’Associazione Dialoghi; Letizia Tomassone, pastora della Chiesa Valdese di Firenze e docente di studi femministi e di genere alla Facoltà Valdese di Teologia; Shahrzad Houshmand, teologa musulmana e docente di studi islamici alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e Fabio Masi, parroco di S. Stefano a Paterno di Bagno a Ripoli. 

L’incontro sarà moderato da Marco Ricca, presidente del Centro Culturale Protestante “P.M. Vermigli” di Firenze.