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Cambogia. Violazione dei diritti del lavoro nell’industria tessile

Recentemente Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto di 140 pagine dal titolo «Lavora più veloce o vai via: violazioni dei diritti del lavoro nel settore dell’abbigliamento in Cambogia». Secondo l’Organizzazione non governativa internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani, il governo della Cambogia dovrebbe migliorare non solo l’applicazione del proprio diritto del lavoro per contrastare le violazioni dei diritti nel settore dell’abbigliamento, ma anche il coordinamento tra i diversi ministeri per assicurare che tutte le fabbriche di abbigliamento siano registrate e regolarmente controllate dagli ispettori del lavoro.

«Accogliamo con favore le misure per una maggiore trasparenza richieste dal governo alle fabbriche», ha detto Nisha Varia, direttore del settore della difesa dei diritti delle donne presso Hrw, «ma il governo dovrebbe anche divulgare i nomi delle fabbriche che hanno violato i diritti del lavoro, l’importo delle ammende inflitte e se queste sono state effettivamente pagate».

Il rapporto pubblicato da Hrw include interviste a 270 lavoratori di 73 diversi stabilimenti in 5 province, che confermano le denunce fatte da osservatori indipendenti, come Better Factories Cambodia, programma dell’Organizzazione internazionale del lavoro, avviato nel 2001. La ricerca documenta le violazioni dei diritti dei lavoratori che includono: la mancanza di pause di riposo, la negazione di assenze per malattia, l’uso del lavoro minorile, l’uso di strategie antisindacali. Nel caso delle lavoratrici, si parla di discriminazioni nel caso di gravidanze, di molestie sessuali, e di negazione della maternità.

Ripetuti episodi di svenimento di lavoratori cambogiani sul posto di lavoro hanno attirato l’attenzione internazionale. Nel gennaio 2014, polizia, gendarmi e soldati dell’esercito hanno brutalmente soffocato le proteste dei lavoratori che chiedevano un salario minimo più alto. E le autorità governative hanno introdotto procedure più onerose per registrarsi ai sindacati.

Il settore tessile e le sue esportazioni sono fondamentali per l’economia cambogiana. Nel 2013, le esportazioni globali sono state pari a circa $ 6.48 miliardi, di cui 4,96 miliardi dollari hanno riguardato le esportazioni dell’abbigliamento e del tessile. Nel 2014, le esportazioni dell’abbigliamento ammontano a 5,7 miliardi dollari.

L’industria tessile è una fonte importante di occupazione soprattutto per le donne, che costituiscono il 90% dei circa 700.000 lavoratori del settore. Questi numeri non includono le molte donne che lavorano a casa con contratto stagionale.

(Fonte: HRWI)

Foto: Una giovane cambogiana al lavoro, di Harald HoyerCC BY-SA 2.0,  via Wikimedia Commons