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Fine della povertà entro il 2030: la sfida delle chiese

Comunicato di Act Alliance

Più di 30 fra leader religiosi e responsabili di organizzazioni di fede hanno lanciato una forte sfida, una chiamata all’azione, per porre fine alla povertà entro il 2030, obiettivo condiviso anche dalla Banca Mondiale.

“Porre fine alla povertà estrema: un imperativo morale e spirituale” è il titolo del documento che rimarca come negli ultimi 25 anni si è andato dimezzando il numero di persone costrette a vivere in povertà estrema, che significa con meno di 1 dollaro al giorno secondo i parametri universalmente riconosciuti. «Ora, per la prima volta nella storia dell’umanità – recita il testo – esiste la possibilità concreta e la responsabilità morale di riuscire a porre fine a queste condizioni di indigenza. Abbiamo ampia evidenza da parte della Banca Mondiale di poter raggiungere questo traguardo nei prossimi 15 anni. Questo auspicio deve diventare un imperativo morale perché crediamo fortemente che la qualità di una società si misura in come i più poveri ed emarginati vivono. I nostri testi sacri poi ci chiamano a combattere le ingiustizie e aiutare i più sfortunati in mezzo a noi».

La dichiarazione mira a generare un desiderio sociale e politico nei grandi attori coinvolti al fine di ispirare in loro la volontà di unirsi e ragionare insieme, attingendo dalle molte convinzioni e credenze condivise che uniscono le maggiori religioni mondiali, con l’obiettivo finale di dare alla luce norme e azioni capaci di combattere la povertà.

John Nduna, segretario generale dell’Act Alliance, la coalizione che unisce più di 140 chiese e organizzazioni religiose nel mondo ha dichiarato alla stampa: «Sappiamo che la fine della povertà è possibile. Per fare ciò è necessario unire le forze e far si che gli Stati diano priorità massima all’inclusione e alla protezione sociale delle parti più marginalizzate della propria popolazione».

Jim Yong Kim, presidente della Banca Mondiale, raccoglie la sfida: «Noi e i leader religiosi abbiamo un obiettivo comune: liberare il mondo dalla povertà. Questi impegni richiesti giungono al momento opportuno e le nostre azioni congiunte possono dare forte impulso alle nostre politiche, ispirandole».

Foto via Flickr | Licenza CC BY-SA 2.0