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Colombia. Il contributo delle chiese al processo di pace

Dall’8 all’11 aprile scorso si è tenuto a Bogotá l’Incontro ecumenico internazionale per la pace, a cura di diverse organizzazioni ecclesiastiche internazionali, tra cui il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), il Consiglio latinoamericano delle chiese (Clai), la Federazione luterana mondiale (Flm), la Chiesa luterana della Colombia e di El Salvador, la Chiesa presbiteriana. L’obiettivo era di mettere a punto un’agenda interconfessionale per rafforzare la partecipazione delle chiese nei processi di dialogo e di negoziazione in vista della pace, frutto della giustizia secondo gli insegnamenti biblici.

Nell’ambito dell’evento internazionale, i rappresentanti delle organizzazioni ecclesiastiche hanno incontrato la viceministra dell’Interno per la partecipazione e la parità dei diritti del governo colombiano, Carmen Inés Vasquez, e la coordinatrice per gli affari religiosi del Ministero dell’Interno, Lorena Rios Cuellar, che hanno ascoltato le diverse esperienze maturate dalle chiese nei processi di dialogo e di pace in America Centrale, in Sud Africa e in altri paesi.

Carmen Inés Vasquez ha affermato che nell’agenda del presidente colombiano, Juan Manuel Santos, è di vitale importanza il settore religioso e che il ministro dell’Interno, Juan Fernando Cristo, riconosce l’importanza delle chiese quali agenti di costruzione della pace. Vasquez ha evidenziato che la fine del conflitto armato è maggiormente perseguita in quelle regioni in cui le chiese svolgono un ruolo di riferimento e di accompagnamento per i colombiani.

Fonte: Alcnoticias

Foto “120331-panoramico-bogota-colsubsidio” di BiuschOpera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.