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Accadde oggi, 12 giugno

Era così felice Anna quella mattina del 12 giugno 1942, giorno del suo tredicesimo compleanno. Certo da un po’ di tempo la vita per lei e la sua famiglia si era fatta difficile, fra controlli e restrizioni crescenti, ma quel regalo, quel quadernino a quadretti bianchi e rossi le spalancava un mondo. Sarebbe diventato il suo rifugio, il luogo in cui dare forma grafica ai suoi pensieri.

Il suo diario segreto.

E per lei che doveva portare quella grande stella gialla sul petto, che non poteva più frequentare teatri, cinema o altri luoghi di divertimento, che non poteva andare in piscina o a praticare qualsiasi altro sport, che doveva rispettare il coprifuoco serale, quei fogli bianchi vengono a rappresentare il rifugio della fantasia, ma anche lo scrigno delle confidenze, dei sentimenti da custodire, delle paure da condividere ed esorcizzare.

A meno di un mese da quel 12 giugno lei con la famiglia e alcuni conoscenti devono nascondersi in un rifugio segreto, due stanzette ricavate sopra la piccola azienda alimentare del padre di Anne, celate da una libreria a muro. Iniziano due anni di clandestinità totale, aiutati solo da pochi fedelissimi amici che a costo di gravi rischi portano nel covo cibo e notizie. La Gestapo rastrella l’Olanda da cima a fondo, cerca gli ebrei per ogni vicolo. Anne scrive e scrive su quel diario che battezza Kitty, come un’amica immaginaria, per agevolare il flusso dei pensieri da tradurre in parole.

Anne in quegli spazi angusti, costretti tutti ad una convivenza forzata, da ragazzina si fa donna, assume consapevolezza anche dell’importanza testimoniale che il suo diario un domani potrà avere. Organizza quindi i suoi scritti. Ma il 4 agosto del 1944 a seguito di una delazione mai del tutto chiarita la Gestapo irrompe nel covo e arresta tutti gli occupanti.

Finiscono in vari campi di sterminio. Anne e la sorella Margot muoiono di tifo a pochi giorni una dall’altra nel febbraio del 1945. Sopravvivrà solo il padre, che fra immani fatiche torna ad Amsterdam e riceve da una conoscente un quadernino a quadretti bianchi e rossi, che era stato il diario di sua figlia. Lo legge e decide che il mondo ha il diritto di conoscere quella storia di dolore insieme privato e collettivo. E nasce il diario di Anne Frank.

Foto “Anne Frank Diary at Anne Frank Museum in Berlin-pages-92-93” by Heather CowperFlickr: Anne Frank Diary at Anne Frank Museum in Berlin. Licensed under CC BY 2.0 via Wikimedia Commons.