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La corsa di montagna come veicolo di valori

La 40° Tre Rifugi Valpellice si era già tenuta a Luglio, quella di agosto era la versione “Vintage” per celebrare e rivivere la versione nata nel 1972, primo esempio di gara di corsa in montagna in Piemonte. E’ stata organizzata dal Cai Uget Val Pellice e dall’Atletica valpellice che hanno nuovamente mobilitato volontari, soccorso alpino e Croce Rossa. Era dal 2008 che non si correva nella formula originale, a coppie, con partenza e arrivo al rifugio Jervis di Bobbio Pellice passando dal Rifugio Barbara Lowrie e dal Rifugio Battaglione Granero.

Poi la gara è cambiata, gli atleti volevano correrla da soli per mettere anche giustamente in mostra le loro doti. E’ diventata transfrontaliera passando per la Francia e poi Sky Race o Sky Marathon come si chiamano in alcuni posti, o, come la chiamano in val Pellice, semplicemente Trail, da 55 o 33 chilometri. Le quasi 200 coppie hanno segnato il record storico di iscritti.

La gara non era competitiva, l’unico premio messo a disposizione andava al costume più originale, per la cronaca tra i maschi ha vinto Filippo Barazzuol, insieme a Diego Ras, in 2 ore e 19, tra le donne Ivana Costabel e Marina Plavan, in 3 e 18, per le coppie miste Roberto Giachetto e Raffaella Miravalle in 2 e 36. Alla partenza, e all’arrivo, anche Angelo Doria, 86 anni, che l’ha chiusa in sei ore e mezza ampiamente sotto il tempo massimo delle 8 ore. Il pittore Guy Rivoir ha dipinto per l’occasione un quadro commemorativo che rimarrà nella sede del Cai di Torre Pellice.

Qui la classifica finale  

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