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L’Italia sia una casa ospitale

«A chi afferma di non volere i migranti ‘in casa nostra’, il Sinodo risponde con forza che questo Paese è ‘casa nostra’ e che vogliamo che la nostra casa sia ospitale, capace di compassione e pronta a difendere la dignità umana e i diritti laddove essi vengano offesi e annullati». E’ quanto afferma un ordine del giorno sul tema delle migrazioni approvato ieri sera dal Sinodo delle chiese metodiste e valdesi che si conclude oggi a Torre Pellice. Il documento sottolinea come le migrazioni abbiano accompagnato l’intera storia dell’umanità e ravvisa nella «corruzione, conflitti armati, ingiustizia economica e sociale, persecuzioni, rispetto ai quali non sono trascurabili le responsabilità della parte ricca del globo». In questo quadro, il fenomeno migratorio «è posto alla nostra attenzione come una vocazione all’accoglienza, secondo il dettato evangelico del sostegno e della cura degli afflitti, degli assetati, degli affamati, dei prigionieri, degli stranieri». Non solo; il Sinodo invita i valdesi e i metodisti italiani a considerare la situazione di chi oggi fugge da guerre, fame e violenza, alla luce della storia passata delle loro chiese, fatta di persecuzione ed esilio – come la deportazione di cui nel 1686 furono vittime i valdesi del Piemonte: «nel volto del migrante – afferma il testo – oltre a riconoscere i tratti di Nostro Signore, riconosciamo espressioni e sofferenze dei nostri padri e delle nostre madri, sottoposti/e a persecuzioni e massacri». L’ordine del giorno dà pertanto mandato alla Tavola valdese «di farsi portavoce presso le istituzioni della Repubblica affinché operino in modo che quanti/e si mettono in viaggio, per motivi di sopravvivenza o per cercare una vita migliore, possano essere accolti/e e accompagnati/e nei loro progetti di vita, perché il denaro investito dallo Stato venga speso effettivamente a favore dell’integrazione e dell’inclusione sociale dei migranti; e affinché si moltiplichino gli sforzi per affrancare i migranti dalle mafie».

Sempre ieri sera, il Sinodo ha approvato un ordine del giorno a favore di Mediterranean Hope (MH), il progetto della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), finanziato con l’8 per mille delle chiese metodiste e valdesi. I 180 deputati si sono rallegrati dei buoni risultati raggiunti dalle prime tre fasi del programma – un Osservatorio sulle migrazioni a Lampedusa, la Casa delle culture a Scicli (RG), il relocation desk di Roma – e incoraggiano «la Tavola valdese a continuare a sostenere questa iniziativa e gli sforzi della Fcei tesi a riorganizzare il proprio impegno a favore dei migranti». In particolare, il Sinodo “sostiene con forza” il progetto – intrapreso dalla Fcei in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio – di costituire dei corridoi umanitari che garantiscano ai migranti richiedenti asilo la possibilità di compiere viaggi sicuri, chiedendo alla Tavola valdese “di rappresentare con forza alle istituzioni della Repubblica l’esigenza di moltiplicare le iniziative in questa direzione».

Foto Pietro Romeo