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La storia dei profughi alla Crumière dall’inizio

La Crumière
La struttura che ospita i richiedenti asilo a Villar Pellice è la Crumière. Uno stabile di proprietà della Regione Piemonte, rilevato dopo il fallimento di Agess S.p.a.. Si tratta di un esempio di architettura industriale recuperato con sovvenzioni europee che nelle intenzioni sarebbe dovuto diventare ecomuseo, albergo e ristorante. Di questo grosso complesso solo una parte è stata data in gestione alla Diaconia Valdese. Nella sede espositiva dell’Ecomuseo Feltrificio Crumière infatti proseguono altre attività. Ad esempio fino al 6 settembre si può visitare una mostra sul verismo francese. Nell’ultimo decennio la struttura ricettiva è stata sostanzialmente inutilizzata: un gigante dormiente ai piedi di Villar Pellice.

L’inizio della storia
Si parlava del possibile utilizzo della Crumière come luogo in cui accogliere migranti già a maggio di quest’anno. Al termine della ricognizione della Regione sui propri stabili la Prefettura di Torino ha deciso di affidare la struttura di Villar Pellice alla Diaconia Valdese prevedendo sessanta posti per richiedenti asilo. Siamo a metà agosto. In pochi giorni il personale della Diaconia Valdese reso agibili gli stabili adibiti a hotel, chiusi da anni. In questo reportage video Diego Meggiolaro ha mostrato come.

Video Diego Meggiolaro

Le proteste
Mentre iniziavano i lavori, la notizia si diffondeva in val Pellice e cominciavano ad emergere i primi dubbi e le prime proteste. La sindaca di Villar Pellice Lilia Garnier ha espresso a più riprese le proprie perplessità in merito al processo decisionale che ha portato i richiedenti asilo alla Crumière, alle possibili difficoltà nel garantire i servizi pubblici e al numero di persone che saranno ospitate una volta a regime.

Il 24 agosto sono comparsi di fronte all’ingresso della Crumière alcuni manifesti della Lega Nord con slogan contro l’arrivo dei migranti. Il 26 sera alcune scritte tracciate in bianco da ignoti sono comparse lungo la strada che porta da Torre Pellice a Villar Pellice. Le scritte sono state cancellate in giornata da alcuni cittadini e la notte successiva sono comparse sopra altre parole, questa volta di benvenuto. La sindaca ha preso le distanze da questi gesti.

Nel frattempo è partita a Villar Pellice una raccolta firme di persone contrarie all’arrivo dei migranti, sottoscritta da un centinaio di persone e che è stata consegnata nei giorni scorsi a sindaco, moderatore della Tavola Valdese e Prefetto. La discussione, insomma, è montata in poco tempo. Qui, qui e qui potete leggere alcune delle prese di posizione degli scorsi giorni.

I passi successivi
Sabato 29 agosto sono arrivati a Villar Pellice i primi venti migranti, accolti da alcuni striscioni di benvenuto. Altri richiedenti asilo sono arrivati nei giorni successivi. Nel frattempo il concistoro della Chiesa valdese di Villar Pellice ha indetto un’assemblea pubblica presso il tempio valdese per presentare il progetto e discutere le perplessità. Alla serata, mercoledì 2 settembre, sono intervenuti il moderatore della Tavola Valdese Eugenio Bernardini, il presidente della Diaconia Valdese Giovanni Comba, i responsabili del Servizio Richiedenti Asilo e Rifugiati, il Sovraintendente al consiglio del I Circuito Klaus Langeneck, Antonio Buffa, parroco della Chiesa Cattolica di Villar Pellice, Gregorio Plescan pastore della Chiesa Valdese di Bobbio Pellice e Lilia Garnier sindaco di Villar Pellice.

Il giorno dopo ha fatto visita alla struttura l’assessora all’integrazione della Regione Piemonte Monica Cerutti. Durante la visita si è parlato – tra le altre cose – del potenziamento dei servizi in val Pellice, a partire dalle corse degli autobus. Nel frattempo il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone ha annunciato un ricorso al Tar del Piemonte.

Quanti migranti?
Il progetto prevede l’arrivo di sessanta richiedenti asilo. Ad oggi (4 settembre) ne sono arrivati quaranta. Sono tutti molto giovani e originari dell’Africa sub-sahariana e sono anglofoni e francofoni. Vengono da Nigeria, Ghana, Gambia, Niger, Mali, Costa D’Avorio. La Diaconia Valdese ha diffuso una lista di domande e risposte in merito alla gestione dei migranti a Villar Pellice, per spiegare cosa verrà fatto alla Crumière e come verranno gestite le sessanta persone. A proposito di numeri: Villar Pellice è un paese che conta circa 1100 residenti. Tuttavia come molti paesi alpini gli abitanti sono diffusi in numerose borgate dislocate su di un territorio ampio. Si è spesso sentito parlare di 143 residenti e il riferimento è al numero di abitanti nella zona limitrofa alla Crumière, non all’intera popolazione del comune.

Piccoli o grandi gruppi?
La Diaconia Valdese – oltre a Villar – gestisce altri 56 posti per richiedenti asilo e rifugiati nel pinerolese. Il modello su cui aveva lavorato era quello dell’accoglienza di piccoli gruppi – come spiegava Marco Armand Hugon in una delle conferenza stampa del Sinodo Valdese. La Crumière rappresenta, in questo senso, una sfida che la Diaconia Valdese ha ponderato prima di accettare. Proprio il Sinodo valdese di quest’anno si è concentrato a lungo sulla questione delle migrazioni e dell’accoglienza, dedicandovi anche il momento della serata pubblica.

Foto Samuele Revel