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Tutto è di Dio

Onora il Signore con i tuoi beni e con le primizie di ogni tua rendita
(Proverbi 3, 9)

Il ricco della parabola disse: «Anima tu hai molti beni ammassati per molti anni; riposati, mangia, bevi, divertiti». Ma Dio gli disse: «Stolto»
(Luca 12, 19-20)

Per la Bibbia è molto chiaro che ciò che abbiamo e ciò che crediamo sono da mettere in relazione. Quando ho qualcosa è una grazia di Dio e per questo anche a lui ne spetta una parte, come dice il nostro testo “la primizia di ogni nostra rendita”; in altre parti dell’Antico Testamento si parla della decima.

Oggi abbiamo, in buona sostanza, cancellato l’idea di vedere una relazione tra ciò che si possiede e la benedizione di Dio. Abbiamo colto che questo concetto è cinico nei confronti di quelle persone che non possiedono quasi niente, ma hanno una grande fede. Noi invece che possediamo tanto, talvolta troppo per vivere, cadiamo con facilità nell’errore di cui Gesù ci avverte.

Il ricco della parabola disse: “Anima tu hai molti beni ammassati per molti anni; riposati, mangia, bevi, divertiti”. Ma Dio gli disse: “Stolto” (Luca 12,1 9-20).

Stolto, lo dice anche a noi quando dimentichiamo che non ci potremo portare niente dietro. Stolto, ci viene detto quando siamo contenti e fieri di noi stessi per tutto ciò che noi abbiamo fatto e prodotto.

John Wesley invitava i primi metodisti a non pensare alla decima. Diceva: «Guai a chi si mette a fare i conti di fronte a Dio». Suggeriva piuttosto che tutto ciò che possediamo viene da Dio ed è sua proprietà. E che noi possiamo prenderci ciò di cui abbiamo bisogno per una vita buona e serena, ma tutto è di Dio.

Ho l’impressione che questo ridimensionamento di fronte a Dio mi faccia bene. Mi aiuta a vivere la mia vita con serenità e senza timore. Mi libera dall’ideologia di questo mondo secondo la quale devo sempre produrre e ammassare di più e di più. Mi aiuta a non dovere dire una volta di più a me stessa: stolta!

Foto via Pixabay