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Più di 100 bambini scomparsi dal campo profughi di Calais

129 bambini sono scomparsi del campo profughi di Calais. La notizia è stata data ieri da Help Refugees UK, organizzazione umanitaria che ha recentemente realizzato un censimento nel campo posto al confine francese, soprannominato la «Giungla», dove era stata registrata la presenza di circa 500 minori privi di famiglia o di un adulto responsabile. L’età media dei minori nel campo è di 14 anni, con il più giovane di un solo mese di vita, e il più giovane non accompagnato dell’età di solo otto anni. Help Refugees UK ha chiesto un intervento immediato da parte delle autorità francesi per salvaguardare gli oltre 270 bambini restanti.

Nel comunicato diramato da Help Refugees UK viene fatta una dura denuncia alle autorità francesi che nel corso dei recenti sgomberi operati nel campo profughi non è stata garantita nessuna sistemazione alternativa ai minori non accompagnati né sono stati attivati dei sistemi per monitorare la loro presenza e salvaguardarli.

A Calais, dove non esiste un sistema di registrazione ufficiale per i minori, le organizzazioni umanitarie presenti avevano già da tempo lanciato l’allarme sulle condizioni dei minori non accompagnati, che erano esposti alle mire di organizzazioni criminali interessate ad avviarli alla prostituzione o alla schiavitù. Alcuni medici operativi nel campo profughi avevano anche fatto segnalazioni di ragazzi presenti a Calais che riportavano ferite compatibili con abusi e stupro.

Il dramma dei profughi minori non accompagnati è uno degli aspetti più urgenti della crisi migratoria. I numeri relativi ai profughi minorenni scomparsi dopo l’arrivo in Europa sono drammatici. Secondo i recenti dati forniti da Europol, nel 2015 sono arrivati nell’Unione Europea più di 89.000 bambini non accompagnati (rispetto ai 23.000 del 2014). Di questi bambini, arrivati in Europa per sfuggire dalla guerra, dalla povertà e dalla repressione nel loro Paese, circa 10.000 sono scomparsi dopo poche ore dalla registrazione, molti scompaiono prima ancora di essere registrati dalle autorità: solo una minima percentuale viene in seguito ritrovata. La maggior parte di questi ragazzi, adolescenti, bambini rischiano di essere vittime di tratta, di matrimonio forzato o sfruttamento sessuale ed economico, tra cui la donazione di organi, il traffico di droga e l’accattonaggio. I rapporti nazionali suggeriscono che il numero di minori non accompagnati scomparsi potrebbe essere molto più alto.

Tanya Freedman di Help Refugees UK ha dichiarato che i 129 bambini scomparsi potrebbero aver tentato di entrare in altri paesi o in altri campi profughi, ma non c’è modo di saperlo al momento. «È assolutamente sconvolgente che non si facecia nulla per proteggere i minori non accompagnati. Alcuni potrebbero essere andati in altri campi o in altri paesi. Non stiamo parlando di un piccolo numero: abbiamo il dovere morale di impedire che 129 bambini scompaiano nel nulla».

Foto: via istockphoto.com