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In Norvegia le coppie omosessuali potranno sposarsi in chiesa

Abbracci, lacrime di gioia, urla di giubilo: con 88 voti favorevoli su 115, un’ ampia maggioranza, il sinodo della Chiesa di Norvegia, la principale confessione del paese, ha deciso di approvare le unioni religiose fra persone dello stesso sesso, diventando così una delle poche nazioni al mondo a consentire questa opzione ai propri cittadini, allineandosi in questo senso a Svezia e Danimarca, pioniere sul fronte del riconoscimento anche religioso delle coppie Lgbt. Il testo votato lascia comunque libertà di coscienza ad ogni singolo pastore, che potrà quindi anche rifiutare di celebrare le nozze. I delegati riuniti nella cittadina di Trondheim hanno inoltre stabilito la creazione di una nuova liturgia riservata alle coppie omosessuali: verrà discussa nel corso dell’anno e dovrebbe entrare in vigore dal prossimo sinodo, previsto per il gennaio prossimo. La Chiesa di Norvegia, luterana, dal 2012 non è più religione di Stato, ma rimane la principale confessione, seguita da oltre il 75% della popolazione.

Nella nazione scandinava le unioni civili, non striminzite come quelle per cui l’Italia ha appena legiferato dopo infiniti dibattiti e sciacquature in Arno del testo definitivo, sono legge ben dal 1993, secondi al mondo dopo la Danimarca nel 1989, e il matrimonio è legale dal primo gennaio 2009.

Il sinodo della Chiesa di Norvegia aveva respinto un’analoga proposizione nel 2014, ma nell’ottobre dello scorso anno i 12 vescovi delle diocesi nazionali si erano definiti tutti favorevoli, spianando di fatto la strada al voto assembleare.

Il sinodo è stato anche l’occasione per il rinnovo delle principali cariche rappresentative, che vedono tre donne insediarsi nei rispettivi ruoli: Kristin Gunleiksrud Raaum è la nuova moderatora, Sara Eira diventa rappresentante della Chiesa lappone e Kristine Sandmael la responsabile delle relazioni ecumeniche ed internazionali.

In un messaggio di auguri inviato alle nuove nominate, il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio Ecumenico delle chiese (Cec) e norvegese anch’esso, ricorda come «la vostra elezione giunge in un periodo cruciale, in cui la Chiesa di Norvegia sta affrontando nuove sfide di responsabilità. E’ un momento storico in cui la vostra chiamata a servire Dio assume significati e forze nuove. E’ il tempo di accettare la sfida e di porsi in relazione al proprio interno e con il resto del mondo con occhi e energie nuove».

Foto: via http://www.oikoumene.org/en