tobacco-planting-000061465070_medium

I piccoli lavoratori di tabacco

Nel mondo sono più di 150 milioni i bambini vittime del lavoro minorile, concentrato soprattutto nelle aree più povere del pianeta (fonte Unicef). Un rapporto pubblicato ieri da Human Rights Watch punta i riflettori sull’Indonesia – quinto più grande produttore di tabacco al mondo, con oltre 500.000 aziende agricole – dove migliaia di bambini, alcuni di soli 8 anni, lavorano in condizioni pericolose nelle aziende agricole di tabacco.

Il rapporto, dal titolo « Il raccolto è nel mio sangue: i pericoli del lavoro minorile nella coltivazione del tabacco in Indonesia», documenta come i minori che lavorano il tabacco siano esposti a respirare la nicotina, a maneggiare sostanze chimiche tossiche, a utilizzare strumenti appuntiti, a sollevare carichi pesanti, e a lavorare ad elevate temperature: condizioni che hanno conseguenze nocive sulla salute e sullo sviluppo di migliaia di minori.

L’organizzazione internazionale per la difesa dei diritti umani chiama in causa non solo le aziende indonesiane e multinazionali produttrici di tabacco, che non fanno abbastanza per assicurarsi che nelle aziende facenti parte delle loro catene di approvvigionamento i bambini non stiano facendo lavori pericolosi, ma anche il Governo indonesiano che dovrebbe regolamentare maggiormente il settore.

«Le compagnie del tabacco stanno facendo soldi alle spalle e sulla salute dei bambini lavoratori indonesiani», ha detto Margaret Wurth, ricercatrice di Human Rights Watch e co-autrice del rapporto.

Human Rights Watch ha condotto la ricerca sul campo prendendo in esame quattro province indonesiane, delle quali tre sono responsabili di quasi il 90% della produzione di tabacco annuale del paese: East Java, Central Java, e West Nusa Tenggara. Sono state intervistate 227 persone, compresi 132 bambini lavoratori, di età compresa tra gli 8 e i 17 anni.

La metà dei bambini intervistati hanno riferito di soffrire di nausea, vomito, mal di testa, o vertigini: tutti sintomi compatibili con l’avvelenamento da nicotina acuta provocata dall’assorbimento della sostanza attraverso la pelle. Gli effetti a lungo termine non sono stati studiati, ma le ricerche sul fumo suggeriscono che l’esposizione alla nicotina durante l’infanzia e l’adolescenza può influenzare lo sviluppo del cervello.

Inoltre i pesticidi – che i bambini maneggiano – hanno effetti a lungo termine sulla salute, ad es. problemi respiratori, cancro, depressione, deficit neurologici e infertilità.

Dalla ricerca emerge che pochi tra i bambini intervistati, o i loro genitori, conoscono i rischi sulla salute. È per questo che Human Rights Watch sollecita il Governo indonesiano a svolgere una campagna di educazione di massa per promuovere la consapevolezza dei rischi per la salute che corrono i bambini impiegati nella lavorazione del tabacco.

Anche se la legge indonesiana vieta la vendita dei prodotti di tabacco ai bambini, ogni anno quasi 4 milioni di bambini, di età compresa tra i 10 ei 14, diventano fumatori, e almeno 239.000 bambini sotto i 10 iniziano a fumare. Mentre più di 40 milioni di bambini indonesiani sotto i 15 anni sono esposti al fumo passivo.

L’Indonesia è uno dei pochi paesi che non ha firmato o ratificato la Convenzione quadro dell’Organizzazione mondiale della sanità sul controllo del tabacco, un trattato globale di salute pubblica volto a proteggere la popolazione dalle conseguenze del consumo di tabacco e dell’esposizione al fumo di tabacco.

Human Rights Watch chiede all’Indonesia di firmare e ratificare il trattato immediatamente.

«Il governo dovrebbe fare molto di più per proteggere i bambini dai pericoli del consumo di tabacco», ha detto Wurth. «I minori che lavorano il tabacco in Indonesia sono vittime nascoste, e hanno urgente bisogno di protezione».

Foto: via istockphoto.com