turkey-1198368_1280

Praticanti, (anche) laici, in ricerca di identità: ecco la fotografia dei musulmani francesi

Chi sono i musulmani di Francia? Un rapporto dell’Institut Montaigne appena pubblicato ha provato a rispondere a una domanda che tormenta non poco cittadini e istituzioni, ancora scossi dagli ultimi attentati.

L’inchiesta mostra – come forse era prevedibile – un Islam a più facce, con uno spettro che va dai musulmani secolarizzati ai fedeli in rotta con la società francese. Secondo un sondaggio dell’Ifop, il 5,6% degli abitanti della metropoli con più di 15 anni si dichiara musulmano, una percentuale che raggiunge il il 10% se si considerano soltanto i ragazzi con meno di 25: un dato che dimostra che se è vero che si parla di una religione ancora molto minoritaria, è altrettanto da considerare il fatto che coinvolge molto i più giovani. Cosa che non si può dire del cristianesimo: i tre quarti dei cittadini con più di 75 anni si dicono cristiani, contro soltanto il 30% di chi ha meno di 30 anni.

Coloro che si definiscono musulmani, poi, provengono in misura maggiore da ambienti popolari e con difficoltà di impiego; il 70% compra e consuma sempre carne halal e il 65% è favorevole al velo (il 24% al niqab) ma soltanto il 37% ritiene che le ragazze dovrebbero indossarlo anche a scuola.

Il rapporto divide i musulmani francese in tre categorie: la prima comprende quelli che si riconoscono nel sistema di valori della Repubblica (46%) e al contempo praticano tranquillamente la propria fede religiosa; la seconda (25%) esprime degli elementi forti perché è contraddistinta da persone che rivendicano la fede musulmana, anche al lavoro e nello spazio pubblico, ma al contempo rifiutano il niqab e si dichiarano laiche. Tuttavia una piccola parte di queste critica il divieto della poligama in Francia. La terza categoria, infine, è quella composta da musulmani considerati “problematici” (28%), che hanno adottato valori opposti a quelli della Repubblica e che vedono nell’Islam una possibilità di «affermarsi ai margini della società». Da sottolineare che i più giovani si dividono fra la prima e la terza categoria. Ultimo dato, non meno significativo: i tre quarti dei musulmani francesi hanno la cittadinanza ma la maggior parte resta strettamente legata al paese d’origine.

Immagine: via pixabay.com