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A lezione da Acea

A scuola di rifiuti. Questo il senso della visita effettuata alla fine dello scorso febbraio da una delegazione romana all’impianto di smaltimento dei rifiuti organici dell’Acea di Pinerolo. Erano presenti l’assessora all’ambiente del comune di Roma, Giuseppina Montanari, l’amministratore unico e il direttore generale di Ama-Roma spa, l’azienda che gestisce i rifiuti nella capitale, oltre a una rappresentanza del consiglio comunale e alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle. Una visita nata con l’intenzione di studiare da vicino quella che rappresenta un’eccellenza nel campo del trattamento rifiuti, grazie al suo sistema integrato che mette insieme un impianto di depurazione delle acque reflue, il trattamento anaerobico dei rifiuti e il compostaggio aerobico che consente la produzione di compost per uso agricolo e biogas di alta qualità. «Il fatto che il nostro impianto sia ai massimi livelli mondiali di efficienza nel trattamento dei rifiuti organici – spiega Francesco Carcioffo, amministratore delegato di Acea spa – è confermato dal parere di delegazioni di tutto il mondo. L’impianto, in gran parte progettato dalla nostra azienda, funziona alla perfezione e il fatto che la Capitale voglia prendere esempio da noi ne è un’ulteriore conferma».

Un altro importante aspetto che riguarda questo ciclo produttivo è l’ottenimento di bio-metano dalla “pulizia” del biogas, che viene utilizzato per l’alimentazione dei mezzi dell’Acea e per il teleriscaldamento di parte di Pinerolo. «Ma non è tutto. Da due anni – prosegue Carcioffo – esiste una legge che ci permette di mettere in rete il metano da noi prodotto. Recentemente sono entrati in vigore anche i decreti attuativi che ci permetterebbero di avviare questo processo, ma da un colloquio con il ministero dello sviluppo economico è emerso che c’è ancora qualche dettaglio da rivedere, soprattutto a livello fiscale. L’operazione è solo rimandata, ma si può dare per certa».

Durante l’incontro gli esponenti della delegazione romana hanno manifestato grande interesse per questa realtà, ponendo domande su molteplici aspetti che riguardano l’impianto e la sua gestione. I vertici dell’Ama e l’assessora Montanari si sono mostrati molto interessati alla riproduzione di questo modello, pur ammettendo che la strada per raggiungere i livelli di efficienza del sistema pinerolese è lunga è tortuosa, a partire dal tema del conferimento: a Roma, infatti, la presenza di materiali estranei rilevati nei cassoni dei rifiuti organici raggiunge il 22%, a fronte dell’8% di Pinerolo. L’incontro è stato anche l’occasione per annunciare l’autorizzazione ottenuta da Acea per l’ampliamento dello stabilimento: il progetto prevede la costruzione di un terzo silos che amplierà fino a 90.000 tonnellate annue la portata dell’impianto.