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Un sito di informazioni dedicato ai migranti

Ansa, France Médias Monde (Rfi e France24) e Deutsche Welle, tre fra le principali agenzie di stampa europee, hanno annunciato il lancio di un nuovo sito d’informazione riservato ai migranti. Infomigrants.net è il nome del nuovo portale, scritto e aggiornato in tre lingue, inglese, arabo e francese, e dovrebbe contenere tutte le informazioni utili sia per chi ha intrapreso il proprio viaggio verso il nostro continente, sia per chi vi è già giunto e cerca di districarsi fra norme e cavilli, differenti da nazione a nazione. Il progetto è cofinanziato dall’Unione europea e rientra fra le misure messe in atto per gestire al meglio i grandi flussi di persone in fuga da guerre e carestie. Il sito è ottimizzato per la visione da cellulari, il dispositivo principe in mano ai migranti per rimanere in comunicazione con parenti e amici, e darà lavoro ad una ventina di collaboratori che caricheranno notizie, inchieste, ma soprattutto schede di servizio destinate ai migranti: dal permesso di soggiorno all’assistenza scolastica, dalle questioni sanitarie a quelle legali. Non mancheranno le storie delle tante organizzazioni, dei tanti volontari, dei privati, delle chiese, che in questi anni stanno aiutando i migranti con progetti, accoglienza, formazione.

«Pienamente coscienti del dramma umanitario in corso abbiamo deciso di unire le nostre esperienze al fine di offrire al popolo dei migranti un’informazione affidabile, fondata sulla credibilità dei nostri prodotti» scrivono in un comunicato congiunto Marie-Christine Saragosse, Peter Limbourg e Giuseppe Cerbone, i dirigenti delle tre agenzia stampa coinvolte.

Le testimonianze sono abbastanza univoche nell’attribuire a scafisti e mercenari della tratta la quasi totalità delle informazioni, spesso false e strumentali, fornite ai migranti. Indicazioni faziose, che invitano a intraprendere viaggi assurdi, per ovvi tornaconti di questi mercanti di morte. Il sito spera di dare un contributo di credibilità su questo fronte.

Un’équipe di otto giornalisti vi lavorerà da Parigi, sei da Bonn, e sette saranno i dipendenti dell’Ansa coinvolti, sei con sede a Roma e uno a Bruxelles. Verrà sfruttata la capillare rete di corrispondenti di cui dispongono le agenzie, in particolare nei paesi balcanici e nell’area del Mediterraneo.

L’università britannica “The Open University”, pioniera degli studi a distanza e specializzata in questioni migratorie, studierà l’impatto del sito con un report mensile che permetterà di valutare lo stato dei lavori e il conseguimento degli obiettivi preposti.

Immagine: via Pexels