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Camminare insieme. Cristiani sulla via dell’unità

Dal 9 al 13 maggio presso il Centro conferenze internazionale a Castel Gandolfo, Roma, si è svolta la 59a edizione della Settimana ecumenica promossa dal Movimento dei Focolari. Circa 700 cristiani di 70 chiese e comunità ecclesiali provenienti da 40 paesi hanno partecipato all’incontro intitolato «Camminare insieme. Cristiani sulla via dell’unità».

In un saluto ai partecipanti al convegno, il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), rev. Olav Fykse Tveit, ha osservato che il tema della conferenza dei Focolarini è in piena sintonia con il «Pellegrinaggio della giustizia e della pace», cornice entro cui si sta svolgendo l’attuale lavoro del Cec.

«L’unità della chiesa è insignificante quando non è segno e profumo dell’unità di tutta l’umanità e del creato, della vita nella sua pienezza nella giustizia e nella pace», ha dichiarato Tveit.

«Essere uno è essere nel vero Dio, che è amore. Unità significa una vita nella comunione d’amore , cioè che siamo insieme in cammino verso la giustizia e la pace uniti nel legame d’amore».

«Il movimento dei Focolari – prosegue ancora Tveit nel suo messaggio – ha condiviso con noi la Spiritualità dell’Unità che si concentra su Gesù abbandonato. Nell’immagine frammentata di Cristo sulla croce, riscopriamo il volto dell’essere umano che tutti noi dovremo diventare nel nostro pellegrinaggio verso il regno di Dio. Molti di coloro che contribuirono alla formazione del Consiglio ecumenico delle Chiese già nel 1925 a Stoccolma dichiararono: quanto più ci avviciniamo alla croce di Cristo, tanto più si avviciniamo l’un l’altro».

La 59a Settimana ecumenica ha avuto anche l’obiettivo di manifestare il rinnovato impegno ecumenico dei Focolari – recentemente espresso nella Dichiarazione di Ottmaring – di fare tutto ciò che è possibile «affinché tutte le nostre attività, iniziative e incontri, sia a livello internazionale che a livello locale, siano sostenuti da un comportamento aperto e fraterno tra i cristiani, mentre affidiamo a Dio l’accelerazione del cammino delle nostre Chiese verso la celebrazione di un solo calice».

Immagine: via oikoumene.org