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Conservare e valorizzare il patrimonio culturale

Conservazione digitale e web semantico per il patrimonio culturale. I responsabili del Sistema informativo metodista e valdese proseguono implementazione e analisi dei beni da censire e in un seminario a Roma presentano lo stato dell’arte dell’archiviazione e possibilità di fruizione del patrimonio culturale.
L’appuntamento è fissato per martedì 12 dicembre alle ore 15 alla Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte del Collegio Romano in via del Collegio romano 27.
Intervengono la segretaria generale del Ministero dei Beni Culturali Carla Di Francesco, Laura Moro, direttora dell’Istituto centrale Catalogo e Documentazione, Daniele Jalla, Commissione beni culturali della Tavola valdese, Giovanni Michetti dell’Università La Sapienza di Roma, Sara Rivoira dell’Ufficio beni culturali della Tavola valdese, Stefano Frache della Dynamix, curatore del sistema informativo. Chiuderà i lavori il moderatore della Tavola valdese Eugenio Bernardini.

Le scelte tecnologiche alla base del Sistema informativo ABACVM (Archivio beni e attività culturali valdesi e metodisti) discendono da una visione del patrimonio culturale come unità e come prodotto di una comunità patrimoniale.
Per questo nella riflessione che ha preceduto e accompagnato la creazione del sistema informativo, ci si è posti l’obiettivo di individuare e comprendere a fondo i valori culturali, storici e sociali attribuiti al patrimonio culturale e a partire da essi di dare organizzazione al sistema in forme tali da superare il catalogo inteso in senso tradizionale.
Da una visione unitaria di patrimonio culturale, il catalogo non può che essere altrettanto unitario, mettendo in relazione i beni indipendentemente dalla loro natura, materiale o immateriale, attraverso un trattamento integrato dei loro dati.
Pertanto si è cercato di assumere un approccio trasversale al patrimonio culturale superando tradizioni disciplinari e descrittive fra loro diverse, certamente portatrici di complessità positive, ma che hanno anche prodotto e producono cataloghi difficilmente interoperabili.
Tali scelte metodologiche sono alla base di ABACVM e trovano un punto di dialogo e di incontro sul piano delle scelte tecnologiche, per le quali due sono gli elementi principali da evidenziare: l’approccio del web semantico per il trattamento dei dati di descrizione in vista della valorizzazione e comunicazione e della condivisione in rete; l’adozione di strumenti che permettano la conservazione a lungo termine dei dati di catalogo e di tutti gli “oggetti” digitali prodotti.

Parte  integrante  di  questo  sistema  informativo  è  il  Portale www.patrimonioculturalevaldese.org,    punto    di    accesso    unificato  al  catalogo  del  patrimonio,  presentato  per  la  prima  volta  al  pubblico  nell’aprile  2016:  in  oltre  un  anno  di  lavoro  sono  state  sviluppate  nuove  funzionalità,  nella  consapevolezza  che  solo  un  sito  in  continua  evoluzione  possa rispondere alle esigenze di valorizzazione connesse al progetto della Tavola valdese e incontrare gli interessi del pubblico a cui intende rivolgersi.
Il  seminario  del  12  dicembre  costituisce  l’occasione  per  confrontarsi  su  punti  di  forza,  elementi  problematici  e  questioni  aperte  connessi  alla  realizzazione  di  un  sistema  informativo  come  ABACVM.  Se  si  guarda  infatti  più  in  generale  agli  strumenti  informatici  e  tecnologici  per  la  gestione   e   valorizzazione   del   patrimonio   culturale,   si   pongono  importanti  interrogativi  legati  alla  sostenibilità  di  strumenti di questo tipo, alle possibilità di condivisione fra comunità di interessi e alle prospettive per la conservazione dei dati.

L’intervista di Daniela Grill a Sara Rivoira