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I presbiteriani in Nepal a tre anni dal terremoto

Il terremoto del Nepal del 25 aprile 2015 è stato uno degli eventi terribili di questi ultimi anni, caratterizzato da una fortissima magnitudo di 7,8 della scala Richter con epicentro a Lamjung, in Nepal. Una tragedia che ha causato più di 8.000 morti e gravissimi danni e ripercussioni nelle zone himalayane di India, Cina, Bangladesh e Pakistan. Quello del 2015 è stato definito il secondo evento sismico più violento nella storia del Nepal dopo quello del 1934, quando un terremoto di magnitudo 8.0 provocò la morte di circa 10.600 persone. 25 aprile scorso è stato ricordato il terzo anniversario dalla prima delle due potenti scosse che lasciarono alle morti, senzatetto e persone bisognose di assistenza umanitaria.

Recentemente, Luke Asikoye, l’inviato internazionale del Servizio di assistenza presbiteriano (Pda), si è recato nel paese per valutare altre iniziative di aiuto e soccorso e per parlare con i sopravvissuti. Asikoye ha valutato l’ipotesi di indirizzare gli sforzi del Pda a un progetto di recupero di alcune delle regioni montuose presenti nel Nepal.

«Il popolo del Nepal lavora sodo – ha rilevato Asikoye –. Coltiva sul versante della montagna, che è molto impervio. La conformazione del paesaggio rende difficile portare l’acqua alle colture e dunque gli agricoltori sono costretti a scendere a valle e per prenderla e trasportarla su e giù di continuo», un lavoro fatto anche da molte contadine.

Uno dei modi in cui i partner della Chiesa aiutano è quello di condividere i metodi di raccolta delle acque piovane, particolarmente utili durante la stagione delle piogge del paese.

«Durante il periodo dei monsoni, può essere impossibile ottenere da un posto all’altro», ha detto. «A volte piove per giorni. Le strade sono semplici percorsi e la pioggia pesante può causare frane, spesso bloccando i percorsi e si potrebbe rimanere bloccati lì per giorni».

Il riso è una fonte di cibo importante per il paese e gli agricoltori trascorrono una quantità esorbitante di tempo per trasportare il riso da macinare. Pda, attraverso i suoi partner, sponsorizza la costruzione di macine per la lavorazioen del riso.

«Non arriviamo in una paese con le soluzioni pronte all’uso, il nostro approccio è di lavorare dal basso verso l’alto raccogliendo le esigenze primarie della popolazione», ha detto Asikoye. Lavorando in collaborazione con il governo e le organizzazioni locali, «li stiamo semplicemente supportando con tecniche agricole per aiutarli a raggiungere un alto rendimento nella produzione».

Il terremoto ha colpito a ovest della capitale nepalese di Kathmandu e ha provocato valanghe attorno all’Everest nel 2015.

Il governo stima un prezzo di $ 9,4 miliardi per ricostruire tutto. I funzionari dicono che solo una piccola parte del numero totale di persone rimaste senza casa sono state in grado di tornare alle loro abitazioni. La maggioranza continua a vivere nei campi di accoglienza e nei villaggi.