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Sud America. Gli anglicani e la salvaguardia del Creato

Vescovi e delegati di sei paesi della Chiesa anglicana del Sud America si sono incontrati per promuovere un’azione comune per contrastare il «cambiamento climatico globale e la distruzione ambientale».

Il vescovo argentino Greg Venables, presiedente della Chiesa anglicana del Sud America, presente all’incontro in rappresentanza della Rete ambientale anglicana, ha denunciato quanto la chiesa, in passato, abbia sottovalutato gli effetti del cambiamento climatico e quanto sia necessario agire: «se non risponderemo con misure efficaci e rapide saremo costretti a confrontarci non solamente con il tragico risultato degli effetti sul pianeta, ma con il giudizio di Dio, poiché la Scrittura rende chiara la nostra responsabilità. Abbiamo tra di noi – ha proseguito Venables –, persone dotate di talento che possono aiutarci a reagire e trovare la giusta direzione per attuare azioni efficaci. Preghiamo affinché il contrasto al cambiamento climatico possa essere uno stimolo all’unità e ad un impegno comune e operativo in futuro».

La conferenza si è tenuta questa settimana a Lima ed è stata organizzata e presieduta dal membro della rete ambientale anglicana Andrew Leake, della diocesi del Nord Argentina.

I delegati hanno discusso sugli effetti causati dai cambiamenti climatici e come poter rispondere alle sfide di questa imminente minaccia globale.

Nick Drayson, vescovo dell’Argentina del Nord, ha rilevato «gli effetti del cambiamento climatico sono chiari a tutti, quindi è bene comprenderne le cause e promuovere una risposta concreta delle chiese. È un imperativo. Le chiese devono agire ed esprimersi congiuntamente e biblicamente per la Salvaguardia del Creato».

I Vescovi anglicani presenti in Argentina, Bolivia, Cile, Paraguay, Perù e Uruguay, stanno preparando una relazione post-conferenza da inviare alle loro chiese membro.