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Premio Morrione. Giovedì svelato il programma…

Giovedì 11 ottobre alle 11.30 nella Sala Grande de Il Circolo dei lettori in via Bogino 9 a Torino, si terrà la conferenza stampa di presentazione delle giornate di premiazione del Premio Morrione per il giornalismo investigativo previste a Torno il 25, il 26 e il 27 ottobre; un’iniziativa che vede come media partner il settimanale Riforma e Riforma.it e Radio Beckwith evangelica ed è sostenuto con i fondi Otto per mille dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi

Il Premio, promosso dall’Associazione Amici di Roberto Morrione, finanzia la realizzazione d’inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale, rilevanti per la vita politica, sociale o culturale dell’Italia, quali l’attività delle mafie e delle organizzazioni criminali, i traffici illegali (rifiuti tossici, armi, esseri umani, droghe, ecc.), le attività di corruzione e d’intimidazione; l’attività di organizzazioni segrete o clandestine con progetti eversivi o terroristici, le violazioni dei diritti umani. Il Premio è aperto a tutti i maggiorenni che non abbiano ancora compiuto i 31 anni di età.

«Vogliamo che i giovani s’impegnino in questo mestiere delicatissimo, per questo motivo sosteniamo il Premio che stimola il giornalismo critico, quel giornalismo che ha delle idee, delle buone idee, capace di separare l’informazione vera, basata sui fatti e capace di indagare, da quella che propone solo commenti, oggi fatti passare per notizie», rileva il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola Valdese.

All’incontro interverranno: Mara Filippi  Morrione portavoce dell’Associazione Amici di Roberto Morrione, Eugenio Bernardini, moderatore Tavola  Valdese, Nino Boeti, presidente Consiglio Regionale del Piemonte, Alberto Sinigaglia, presidente Ordine dei giornalisti del Piemonte, Silvia Garbarino, rappresentante associazione Stampa Subalpina, Gian Mario Gillio, giornalista di Riforma/Agenzia Nev e membro giuria del Premio Morrione

Roberto Morrione ha attraversato più di quaranta anni della storia del servizio pubblico, la Rai. Dal 1962, con Enzo Biagi a Tv7 una trasmissione di inchieste e reportages coraggiosa e innovativa. Poi al Tg1 dove lavora per tanti anni con responsabilità crescenti. E’ il capocronista del primo giornale televisivo italiano quando, insieme ai suoi giornalisti, assume la responsabilità di inchieste bollenti: da quella sulla organizzazione clandestina Gladio, al disastro di Ustica, alla loggia massonica P2 . Per un anno, dal 1994, è vicedirettore del Tg2 dove favorisce novità editoriali e spirito di iniziativa. É poi nominato direttore di Televideo e poi di Rai International. Nel ’99 riesce ad avviare, nonostante le perplessità aziendali, il primo canale televisivo h24 in italiano: Rainews. E’ stato fra i fondatori del gruppo di Fiesole, il primo movimento di giornalisti trasversale rispetto all’appartenenza partitica. Con lo stesso spirito ha partecipato alla nascita dell’Associazione Articolo 21 e ed è stato vicino a don Ciotti e alla nascita di Libera per diventare, dopo l’uscita dalla Rai, l’anima di Libera Informazione.

 

Nella foto un momento della serata conclusiva dello scorso anno: la pastora Maria Bonafede premia una delle vincitrici