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Restare saldi nella fede

Sulla via dei tuoi giudizi, Signore, noi ti abbiamo aspettato!
Isaia 26, 8

Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi innalzi a suo tempo
I Pietro 5, 6

I passi di oggi appaiono, ad una prima lettura, molto lontani dalla nostra sensibilità contemporanea. L’idea stessa di «umiliarsi» sotto una potente mano, sia pur quella di Dio, risulta abbastanza estranea al nostro modo di pensare, troppo profondamente ci sentiamo diventati padroni di noi stessi e delle nostre azioni. Nel nostro sentirci divenuti «adulti» abbiamo anche smarrito la consapevolezza del nostro essere distanti, distantissimi dall’essere giusti. Il senso stesso del nostro peccato è talmente lontano dalla nostra sensibilità, che facciamo perfino fatica a pronunciare la parola «peccato», se non quando siamo in chiesa. E così la forbice tra ciò che diciamo nei nostri culti e la nostra vita quotidiana si è fatta sempre più ampia. 

Il denaro ed il potere, sempre esistiti e sempre dominatori, oggi più che mai sembrano rappresentare l’ago della bilancia nella nostra sensibilità quotidiana, il nostro criterio per giudicare il mondo e le sue azioni: abbiamo così permesso a noi stessi di allontanarci sempre di più da una vita coerentemente cristiana, per coccolarci in una indifferenza e in un’apatia morali più rassicuranti e meno faticose. Per molti e molte di noi questo ha significato accettare con noncuranza il male che ci circonda e che ci ha completamente alienati dalla nostra vocazione più profonda che sarebbe quella di seguire «La via del giusto» (Isaia 26, 7): un sentiero che ci appare talmente erto ed impraticabile, da essere diventato inutilmenteerto ed impraticabile. 

Quanti di noi oggi preferiscono restare avvinghiati nelle spire della propria indifferenza, finendo col perdere di vista la meta, che è quella che ci ha indicato il Signore? Certo, è la strada della croce, su questo Gesù è stato chiaro, ma è anche l’unica possibile per chi osa definirsi credente, per chi cerca di non cadere nelle braccia, soffocanti, di quel «leone ruggente» che da sempre circola nel mondo «cercando chi possa divorare» (I Pietro 5, 8). Ma Pietro prosegue incoraggiandoci: «Resistetegli stando fermi nella fede». Dunque, non cediamo al qualunquismo e all’indifferenza e restiamo saldi nella fede nel Solo che può sostenerci. Amen!