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Cina: arresti in una nota “chiesa domestica”

Nell’ambito di una recente azione del governo contro gruppi religiosi non registrati, la polizia ha arrestato dozzine di fedeli e alcuni responsabili della Chiesa riformata della Prima pioggia (Early Rain Church), una delle più famose «chiese domestiche», ossia dei luoghi non registrati presso il Ministero degli affari religiosi.

Secondo quanto membri della chiesa e attivisti hanno riferito all’agenzia di stampa Reuters, squadre di poliziotti e funzionari della sicurezza statale nella città sud-occidentale di Chengdu (provincia di Sichuan) hanno fatto irruzione domenica scorsa nelle case di alcuni leader e di diversi membri della Early Rain Covenant Church e li hanno arrestati.

«È giunto il momento. O Signore! Non hai fondato questa chiesa per questo scopo? Ti aspettiamo, come una sentinella che aspetta l’alba», ha dichiarato la chiesa in uno dei suoi annunci.

Secondo un anziano della chiesa, che ha rifiutato di essere identificato, sarebbero più di 100 le persone arrestate.

Finora né i ministeri di pubblica sicurezza di Chengdu, né quelli a livello nazionale hanno rilasciato dichiarazioni su quanto accaduto.

La costituzione della Cina garantisce la libertà religiosa, ma da quando il presidente Xi Jinping è entrato in carica sei anni fa, il governo ha rafforzato le restrizioni verso le religioni viste come una minaccia all’autorità del partito comunista al potere.

La legge cinese richiede che tutti i luoghi di culto siano registrati e sottoposti alla supervisione del governo, ma alcune chiese hanno rifiutato di registrarsi, per vari motivi.

Al momento i membri della chiesa non sono stati in grado di contattare il pastore Wang Yi, fondatore della chiesa e attivista dei diritti umani, né sua moglie. Anche Reuters non è riuscito a raggiungere Wang per un commento.

Il giornalista di Pechino Ian Johnson, che nel suo libro del 2017, The Souls of China, ha descritto l’opera del pastore Wang e la congregazione da lui fondata, ha dichiarato su Twitter che quanto accaduto alla Early Rain Covenant Church è «una notizia davvero inquietante».

«Temo – ha proseguito – che questo faccia parte di un giro di vite più grande sulle chiese cristiane non registrate, dal momento che il governo sta concentrando i suoi sforzi per controllare tutta la società».

Le chiese – soprattutto le comunità sotterranee – sono nel mirino del Governo di Pechino da quando una nuova serie di regolamenti sulle attività religiose è entrata in vigore a febbraio