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In Cristo siamo santi

Non c’è nulla di meglio per l’uomo del rallegrarsi nel compiere il suo lavoro; tale è la sua parte
Ecclesiaste 3, 22

Ringraziando con gioia il Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce
Colossesi 1, 12

In Cristo siamo santi! Santi vuol dire “messi a parte in vista di uno scopo”, e questo scopo è la gioia. E la gioia è avere parte. E la partecipazione è ringraziamento al Padre. I santi ringraziano Dio, cioè partecipano, cioè sperimentano la gioia, cioè sono discepoli di Cristo. 

Partecipare è il contrario dell’agire isolato, iper-individualista, a proprio esclusivo vantaggio; ma è anche il contrario della massificazione che cancella l’individualità. Partecipare perché Dio ci ha messo in grado, partecipare ad uno scopo rappresentato dalla gioia nostra e degli altri; che sia questa una possibile versione cristiana della festa del lavoro, ma anche dell’abitare la casa comune che è il mondo? Già Aristotele distingueva fra l’economia, da oikos cioè casa e nomos cioè legge, l’amministrazione della casa comune insomma, la città, il mondo intero, e la crematistica, da crema cioè ricchezza, l’arte di aumentare la propria ricchezza individuale. 

Ecco, il genere umano, mediante la crematistica, si è appropriato del lavoro creato da Dio, infatti accetta i danni collaterali dell’inquinamento ambientale, di un’azienda che fallisce suo malgrado nell’indifferenza degli altri, o che si trasferisce dove i lavoratori possono essere maggiormente sfruttati, o che licenzia per reggere la concorrenza; il lavoro per diventare partecipazione, dovrebbe invece trasformarsi un po’ di più in economia, amministrazione partecipata della casa comune. Tutto ciò che impedisce la partecipazione, alla propria famiglia, all’azienda o all’ente dove lavoriamo, alla vita della propria città e Paese, alla comunità dei popoli, dev’essere contrastato, in modo collettivo e appunto partecipato, come forma di ringraziamento a Colui che ha illuminato uno scopo nuovo, la gioia. 

Anche alla vita della propria chiesa si partecipa, senza delegare ad altri o auto-imporsi sugli altri, sennò difficilmente sentiremo la gioia di far parte della chiesa quale corpo di Cristo. La santità insomma come qualcosa da vivere, a cui partecipare, forma concreta di ringraziamento a Dio.